“Le dimissioni di Ludovica Cieri, candidata sindaco per il M5S alle recenti comunali, evidenziano un malessere che nuoce ai cittadini che avrebbe dovuto rappresentare e a tutti quelli che tengono al corretto funzionamento delle istituzioni, al di là di ogni appartenenza politica”. Così dalla sezione vastese di Sel-SI, a commento delle dimissioni di Ludovica Cieri dal Consiglio comunale (qui l’articolo): “Dopo soli cinque mesi dalle elezioni, due candidati sindaci (Desiati e Cieri) e il secondo alle primarie del centrodestra (Tagliente) non siedono più in consiglio comunale, con motivazioni spesso dubbie che giustificano in modo insufficiente tale abbandono. I primi due per ‘motivazioni personali’ e, per ultima, a ruota, Ludovica Cieri, che distribuisce un comunicato – capolavoro di ‘dico – non dico’ sia su se stessa che sul movimento che rappresentava in Consiglio comunale. Il rispetto per i voto dei cittadini e il dovere di rappresentarli diventano merce sempre più rara”.
“E per i 5S – aggiungono da Sel-SI – la cosa è ancora più grave per due motivi: il loro legame con i cittadini così sbandierato eppure così smentito dai fatti e l’incapacità di un gruppo dirigente locale, pur autorevolmente rappresentato a livello nazionale, regionale ed europeo (Smargiassi, Castaldi, Aiuto) di gestire in modo dignitoso tale situazione preceduta, come noto, da attriti di non poco conto con un altro gruppo di attivisti locali. Davanti a minimi sommovimenti, pur sugli scranni dell’opposizione, notoriamente meno agitati rispetto a chi ricopre incarichi di governo, il Movimento 5 Stelle si conferma, come in altri casi ed in modo preoccupante, assolutamente inaffidabile con buona pace della tanto presunta diversità. Il mandato elettorale è un impegno morale prima che politico che dovrebbe essere rispettato ed onorato da parte di chi lo riceve e da parte di chi quell’impegno dovrebbe sostenere con forza”.