C’è chi dice che non c’è Natale senza albero addobbato, senza lucette colorate o senza pandoro o panettone o serate in famiglia. In Abruzzo, e soprattutto qui a Lanciano, non c’è Natale senza tarallucci.
I tarallucci, dolcetti tipici fatti con la tradizionale pasta olio e vino e ripieni di marmellata d’uva, spesso, fatta in casa, non possono mancare sulle tavole natalizie abruzzesi e della Squilla lancianese e la loro ricetta è quanto mai legata alla tradizione. Si tramanda dalle nonne, alle figlie, alle nipoti, in quello che diventa un vero e proprio rituale delle feste da ripetere ogni anno con una certa sacralità. E come ogni cosa che si tramanda, non segue leggi, regole e dosi scritte ben precise, ma è frutto di un passaparola e non di una codifica ben precisa e per questo la ricetta può essere diversa tra famiglia e famiglia, tra nonna e nonna.
In questo giorno di festa, noi vi proponiamo la ricetta di nonna Antonietta fatta di memoria, ricordi, dosi ‘a occhio’ e tradizioni di famiglia.
Servono:
- 800 gr di farina
- 1 bicchiere di vino bianco
- 1 bicchiere di olio extravergine d’oliva
- meno di mezzo bicchiere di olio
A questo punto prendiamo l’olio e il vino e li mettiamo in un pentolino insieme ad un cucchiaio di zucchero e lasciamo cuocere lentamente fino ad arrivare a bollore. Appena il composto inizia bollire, spegniamo il fuoco e lasciamo raffreddare.
Poi mettiamo metà della farina a fontana e iniziamo a versare piano piano l’olio e il vino e, un po’ al volta, aggiungiamo il resto della farina fino ad ottenere una pasta friabile. Qualora ci fosse bisogno di altra farina, si può aggiungere. Una volta terminato il procedimento, lasciamo riposare per 15 minuti sotto un canovaccio.
E’ ora arrivato il momento di stendere la pasta con il mattarello fino a raggiungere uno spessore di circa 5 millimetri. A questo punto tagliamo con un coppapasta, riempiamo con la marmellata d’uva e richiudiamo come un tortellino. La nonna consiglia ora di mettere in forno a 180 gradi per circa mezz’ora ma per essere davvero certi di raggiungere il risultato sperato, di seguire passo passo la cottura per decidere il momento migliore per tirare fuori i tarallucci.
Una volta cotti, li lasciamo raffreddare, spolverizziamo con zucchero a velo e… buon appetito!