“Il voto popolare referendario conferma quello che nella nostra città, dal 21 giugno scorso, temevano tutti i cittadini vastesi: la svolta generazionale propinata dal Pd locale, era solo una bufala di dimensioni colossali, abilmente nascosta dietro le faccine sorridenti di una maggioranza inconcludente, pasticciona e, tra l’altro, inutilmente esibizionista”.
Edmondo Laudazi approfitta dell’esito del referendum, che anche a Vasto ha visto prevalere il No (con una percentuale superiore a quella nazionale e leggermente inferiore alla media abruzzese), per sparare una nuova bordata indirizzata al sindaco, Francesco Menna, e alla sua amministrazione in cui, di fatto, solo il primo cittadino si è impegnato esplicitamente nella campagna elettorale per il Sì. Nella coalizione di centrosinistra, in cui coabitano forze politiche schierate sui due opposti fronti referendari, è prevalsa la prudenza. Anche troppa.
“In città – sostiene il leader de Il Nuovo Faro – si procede, infatti, in una deprecabile continuazione amministrativa, che non ha né capo, né coda. Sta di fatto che nulla è cambiato rispetto alle abitudini dell’ultimo disastroso decennio firmato Lapenna, con la sola innovativa aggravante della reiterata assenza dei giovani amministratori laddove si difendono le ragioni del nostro territorio.
Un’assenza che abbiamo toccato con mano in materia di sanità, con il continuo spoglio del nostro ospedale e degli altri servizi ospedalieri.
L’abbiamo ulteriormente verificata in materia di gestione della Sasi, del Civeta, del Consorzio di Bonifica, del Cotir, dove siamo sempre depredati.
Lo stiamo vedendo con la gestione del Consorzio Industriale (servizi alle imprese), che vedrà presto azzerare gli uffici di Vasto, o della viabilità sovratterritoriale, con la proposta di una sconclusionata, costosa, impattante ed inutile variante alla statale 16″.
Secondo Laudazi, “il sindaco e l’amministrazione sono sempre assenti, silenziosi, vuoti ed inefficaci nelle proposte amministrative, in contrasto con i sindaci del comprensorio vastese, in perenne attesa dei suggerimenti” e “sempre latitanti, silenti, acquiescenti, sottomessi alla volontà di altri”.
FdI: “A Vasto batosta per il Pd” – “Una batosta, quella che ha preso il Pd di Vasto alle urne, ancor più pesante della scottante sconfitta nazionale”, polemizza Fratelli d’Italia.
“Il 62,77% dei Vastesi ha votato No alla Riforma Renzi, nonostante la discesa in città del ministro Beatrice Lorenzin, del sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, dell’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci; nonostante il sindaco Francesco Menna abbia speso il suo volto a favore del ‘Sì’. Il risultato locale del No, di oltre tre punti e mezzo percentuali superiore alla media italiana, certifica che i cittadini vastesi iniziano a prendere consapevolezza delle bugie colossali che Menna e i suoi sodali distribuiscono in confezione spray prima di ogni elezione. Gli stessi cittadini che stanno soffrendo le politiche di Menna e di D’Alfonso che produrranno la chiusura del Tribunale e il declassamento dell’ospedale”.