Dopo le notizie del rinnovato sequestro (QUI l’articolo) dei 12 depuratori Sasi e dopo la denuncia del Comune di San Vito nei confronti della società che gestisce la rete idrica (LEGGI QUI per saperne di più), arriva puntuale la risposta della partecipata per chiarire la propria posizione ed i dubbi dei cittadini.
“Nei giorni scorsi – dichiara il presidente Gianfranco Basterebbe – la nostra società è stata oggetto di una serie di avvenimenti e notizie che hanno generato confusione e incertezze. E’ indubbio – prosegue – che l’opinione pubblica abbia una particolare attenzione alle problematiche ambientali, ai sospetti casi di inquinamento, ma è però altrettanto vero che proprio per la delicatezza del tema occorre la massima attenzione nel fornire una informazione completa e veritiera”.
Per questo motivo, il presidente Basterebbe, insieme all’avvocato Ettore Paolo Di Zio ed ai tecnici Sasi, ha voluto chiarire quanto accaduto in merito allo sversamento rinvenuto in località Santa Croce, a quello in via Firenze ed alla vicenda dei depuratori sequestrati e affidati alla custodia dei sindaci interessati.
“A seguito degli accertamenti del Corpo Forestale nei pressi della fossa imhoff di Santa Croce – spiega Basterebbe – abbiamo verificato la presenza di uno scarico di acque bianche, parallelo alla fognatura da noi gestita, a cui erano stato erroneamente allacciati scarichi domestichi di alcune abitazioni private e di cui, pertanto, non potevamo essere a conoscenza. Una volta appurato il problema – continua il presidente – grazie ai nostri tecnici abbiamo risolto la questione nel giro di poche ore”.
Nella zona di via Firenze sono invece state rilevate due problematiche relative allo sversamento fognario causato dalla sedimentazione di pietre che hanno ostruito il normale deflusso ed allo scolmatore per cui si verifica un gocciolamento.
“La procura ha recentemente chiarito che le attività delegate ai sindaci – ha sottolineato il presidente Sasi, riferendosi agli impinati sequestrati – tese a verificare l’efficienza dei depuratori, non comportano la gestione ordinaria dei medesimi”. Nel frattempo, 7 depuratori hanno conseguito il rinnovo dell’autorizzazione allo scarico anche in virtù di interventi di adeguamento effettuati nell’ultimo anno. Si tratta degli impianti di: Rocca San Giovanni (Cavalluccio e Vallevò), Santa Maria Imbaro (Civitella), Quadri (Sangro), Bomba (Zappetti) e Lanciano (Cerratina e Martelli).
“La situazione non può dirsi completamente risolta – ha detto ancora il presidente – ma stiamo lavorando alacremente per mettere a posto tutte le situazioni pregresse. Abbiamo già 12 milioni di euro appaltati per lavori di depurazione e ammodernamento e altri 30 dovrebbero arrivare dal Masterplan. Avremmo bisogno di altri 200 milioni per effettuare tutti i lavori necessari – ha concluso Gianfranco Basterebbe – ma questo è senz’altro un buon inizio”.
Per quanto riguarda invece la denuncia da parte del Comune di San Vito, il presidente Basterebbe non usa mezzi termini. “Fino a qualche mese fa, in piena stagione balneare, il sindaco di San Vito assicurava acque limpide e pulite, oggi invece l’esatto opposto. Se c’è un problema personale e politico nei miei confronti, non accetto che si usi la Sasi per colpirmi, e su questo sono categorico”.