Prima uscita pubblica ieri per Osvaldo Menna, candidato sindaco di San Salvo con le liste civiche San Salvo Lavora e San Salvo èvviva. Alla Porta della Terra, Menna si è sottoposto alle domande dei giornalisti Orazio Di Stefano (sansalvomare.it), Antonino Dolce (zonalocale.it/Il Messaggero Abruzzo) e Antonia Schiavarelli (sansalvo.net). È stata l’occasione per affrontare i punti principali della prima bozza del programma amministrativo e ripercorrere la sua storia politica culminata con la cacciata dalla giunta da parte dell’allora sindaco Gabriele Marchese.
Il candidato sindaco si è detto deluso dalle precedenti amministrazioni, anche dall’attuale nonostante l’annunciato appoggio dello stesso Menna nel turno di ballottaggio del 2012. “A parte qualche piccolo passo – ha detto – Tiziana Magnacca non ha risollevato il vecchio centro, non sono bastati gli 8 parcheggi istituiti in piazza. I miei consiglieri e assessori dovranno camminare nella città a differenza degli assenti di ora”.
Poi il lavoro con la creazioni di posti anche attraverso la riconversione dell’autoporto in un centro multi-service che potrebbe ospitare un mercato ortofrutticolo all’ingrosso o polo fieristico e non solo.
Da Menna è poi arrivato un “No” deciso alle grandi opere, “Questa città ha bisogno di opere, non di grandi opere, come marciapiedi nelle strade che oggi ne sono sprovvisti e della messa in sicurezza delle scuole”.
Da salvare invece il raddoppio del lungomare da finanziare “con un project financing adoperando la particella 18 facendoci realizzare un delfinario o altra attrazione ancora da studiare bene con i tecnici della nostra città. San Salvo Marina è rimasta la stessa di quando ero piccolo io e ciò non è possibile visto che è il nostro fiore all’occhiello”. Da cercare una soluzione anche per il teatro comunale definita “un’opera inutile di cui la città non aveva bisogno. Per quanto riguarda invece il parcheggio di via Montegrappa si studierà “un progetto diverso che magari preveda una gradinata con lieve pendenzo e/o tapis roulant con uscita su via Savoia”.
“La presidenza dell’Arap al territorio o uscita immediata“. Questa, invece, la proposta riguardante la zona industriale. Menna indica sul proprio programma il presidente Pilkington Graziano Marcovecchio come figura ideale che rappresenti San Salvo, Vasto e Cupello, “In alternativa chiederemo di uscire dall’Arap riappropriandoci del nostro territorio, trasformandolo e rendendolo appetibile ad eventuali investitori che allora e solo allora ricercheremo offrendo agevolazioni e incentivi per farli insediare a San Salvo”.