Passa da full-time a part-time il rapporto lavorativo di Angelo Pollutri, coordinatore dello staff del sindaco di Vasto, Francesco Menna. E scoppiano nuove polemiche. La modifica viene sancita dalla delibera numero 464, che la Giunta municipale ha approvato il 17 novembre: Pollutri lavorerà dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30 e il martedì e il giovedì anche dalle 16,30 alle 18.
A gettare benzina sul fuoco è Alessandro D’Elisa, consigliere comunale del Gruppo misto, che rivolge due richieste al primo cittadino. La prima: “Il part-time di Pollutri passi a zero ore settimanali”. La seconda: “Anche gli assessori, come i dipendenti comunali, timbrino il cartellino”.
“Sono trascorsi appena 3 mesi – ricorda D’Elisa – dall’assunzione formale di Angelo Pollutri quale coordinatore dello staff del sindaco, incarico fiduciario tanto voluto ed apprezzato dalla nuova amministrazione comunale che, tuttavia, ha accordato al medesimo neo coordinatore il passaggio del rapporto di lavoro a tempo parziale per 18 ore settimanali, con decorrenza dal 21 novembre 2016.
La stessa delibera è stata adottata su richiesta di Angelo Pollutri, formalizzata con nota al protocollo numero 52910 del 9 novembre 2016, con cui si sollecitava il passaggio al part-time, senza addurre alcuna motivazione a tale scelta, di certo non condivisa da quanti, disoccupati, ben sarebbero stati disponibili a prestare attività lavorativa per 36 ore settimanali. Per il vero appare singolare che dalla richiesta di Pollutri non si evinca alcuna ragione che ha indotto la scelta del part–time, poiché, come noto, qualunque dipendente deve motivare al datore di lavoro tale richiesta: evidentemente – sostiene D’Elisa – le comuni regole non valgono per il dipendente Pollutri”.
Sul doppio incarico del capo staff, che è anche presidente delle Autolinee Cerella, azienda controllata dalla Regione Abruzzo, si erano scatenate le polemiche post-elezioni. Ospite di TimeOut in occasione dei suoi primi 100 giorni da sindaco di Vasto, Menna aveva ribadito che, per fugare dubbi sulla compatibilità dei due incarichi, aveva chiesto e successivamente sollecitato un parere dell’Anac, autorità nazionale anti corruzione, di cui è presidente il magistrato Raffaele Cantone.
D’Elisa rivolge al primo cittadino alcune domande: “Il part time serve per sanare l’incompatibilità? Le funzioni assegnate al signor Pollutri sono superflue o ridondanti? Con tanti impegni in Cerella, Pollutri, non riesce a svolgere le funzioni di coordinatore di staff?”.
Infine, “appare naturale – afferma D’Elisa – rivolgere una proposta al sindaco Menna, che, anche in campagna elettorale, si è fatto portabandiera di una rinnovata trasparenza amministrativa, ossia di far timbrare il cartellino agli assessori comunali e consentire ai cittadini di avere riscontro delle loro presenze”.