L’ex sindaco e presidente Anci Abruzzo Luciano Lapenna, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte, il colonnello Cataldo Mangione e l’architetto Angelo Molfetta, questi i nuovi soci simpatizzanti della sezione vastese dell’Associazione Nazionale Carabinieri presentati ieri pomeriggio nell’ambito delle celebrazioni della Virgo Fidelis, patrona e protettrice dei carabinieri.
La giornata è iniziata presso il Monumento ai Carabinieri, con la deposizione di un mazzo di fiori, mentre nel pomeriggio santa messa presso la Concattedrale di San Giuseppe celebrata da don Giovanni Pellicciotti, alla presenza delle autorità militari e civili. Presenti amministratori comunali, il presidente del Tribunale di Vasto, il dottor Bruno Giangiacomo, e rappresentanti delle altre forze dell’ordine. Al termine della cerimonia religiosa, culminata con la lettura della Preghiera del Carabiniere da parte del luogotenente Giuseppe Lavecchia, comandante della Stazione di San Salvo, è stato il maggiore Giancarlo Vitiello, comandante della Compagnia carabinieri di Vasto a ricordare la “doppia ricorrenza” in un’unica celebrazione: la presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio e la Battaglia di Culqualber, che – come ricordato dal maggiore Vitiello – valse la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare all’Arma dei carabinieri: “Si tratta di due ricorrenze apparentemente diverse – ha sottolineato il comandante della Compagnia di Vasto – ma rappresentano entrambe i capisaldi sui quali poggiano i valori di fede in Dio e fedeltà alla Patria e alle sue istituzioni propri dei carabinieri”. Nelle parole del maggiore Vitiello, poi, il ricordo della battaglia costata 513 morti, 412 feriti e 80 dispersi: “Auspico che l’esempio di quegli eroici carabinieri ispiri le nuove generazioni”.
A seguire, il luogotenente Adriano Barattucci, presidente della sezione vastese dell’Associazione Nazionale Carabinieri, ha ricordato anche un’altra celebrazione importante che ricade il 22 novembre, quella della Giornata dell’Orfano: “Alla fine della Seconda Guerra Mondiale – ha spiegato il presidente – a causa delle gravi perdite patite, l’Arma si è trovata a dover affrontare il problema dell’assistenza alle famiglie delle vittime. Oggi è in vigore solo l’assistenza indiretta, con la concessione di sussidi scolastici, grazie ai contributi volontari di carabinieri e benefattori; è un modo per rafforzare l’unità della grande famiglia dell’Arma”.
Al termine della cerimonia, la presentazione dei quattro nuovi soci simpatizzanti, le foto di rito e il saluto del sindaco Francesco Menna, il quale ha sottolineato l’importanza di un “rapporto costante di collaborazione” tra le istituzioni che gestiscono la cosa pubblica e le forze dell’ordine, “baluardo della nostra democrazia”.