Commozione e orgoglio questa mattina nell’Istituto scolastico di Castel Frentano per Sanaa, i fratelli Fatima e Mohamed e la mamma Sadia, che tra una settimana lasceranno definitivamente il paese per trasferirsi a Senigallia, direzione centro SPRAR gestito dalla Caritas in località Corinaldo.
Sanaa e la sua famiglia erano arrivate in Italia, con un barcone, e subito trasferite a Castel Frentano, nel settembre 2015 e da allora, la comunità frentana si era da subito stretta attorno alla famiglia libica accogliendola a braccia aperte. Ma già nella scorsa primavera, ad aprile, erano sorti i primi problemi burocratici. La Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Bari non aveva infatti riconosciuto lo status di protezione internazionale per la famiglia, ma solo quello di protezione umanitaria. Destinandola così non più in una casa famiglia ma in un centro di accoglienza, per la precisione a Messina. Tutta la comunità, ed in primis di la classe che frequentava Sanaa, si era mobilitata affinché restasse e con l’aiuto del prefetto di Chieti e dell’associazioni del territorio, la famiglia si era potuta trasferire nella Casa Francesco, a pochi passi dal Miracolo Eucaristico a Lanciano.
“Sapevamo che era una soluzione temporanea – ha affermato questa mattina il sindaco di Castel Frentano, Gabriele D’Angelo – e anche se la tristezza per il distacco è forte, dobbiamo pensare che è questa la scelta giusta per tutta la famiglia che finalmente potrà sperare in un futuro migliore. Non è una sconfitta – sottolinea – ma dobbiamo essere fieri e orgogliosi di ciò che abbiamo fatto”.
Il centro SPRAR di Senigallia è una struttura ideata per le famiglie, proprio come quella di Sanaa, in cui grazie alla Caritas, sono stati costruiti tanti mini appartamenti in cui poter vivere senza dover sottostare a tutti meccanismi tipici di un centro classico, ma potersi sentire un po’ a casa. Sadia e i suoi figli torneranno ad avere diritto al pocket money (2,50 euro al giorno, a persona) e potranno utilizzarlo per le spese extra. Avranno inoltre a disposizione una carta prepagata mensile con cui potranno invece comprare medicine, prodotti per l’igiene personale e alimenti.
“Stiamo seguendo passo passo questo spostamento. – dice Alba Manzi, mediatrice culturale che si è occupata della famiglia di Sanaa dal primo momento – Ho voluto parlare con la responsabile dello SPRAR di Senigallia per assicurarmi che Mohamed possa continuare a frequentare la scuola dell’infanzia, Sanaa la terza media e che per Fatima, anche se non più nell’età dell’obbligo scolastico, sia assicurata la prosecuzione degli studi in un liceo linguistico per non perdere quanto fatto finora”. Sadia sarà inoltre accompagnata in un percorso che la aiuterà a rendere se stessa e la propria famiglia autonome economicamente e avrà la possibilità di seguire corsi di italiano gratuitamente, così come previsto dal progetto di protezione.
Nonostante le prospettive senza dubbio più rosee rispetto al passato, tanta è stata l’emozione respirata questa mattina nell’istituto scolastico comprensivo di Castel Frentano. “Ci hai insegnato che la vita è meravigliosa e che bisogna combattere per difenderla. – recita la lettera che i compagni hanno scritto a Sanaa letta dall’amica Giorgia – E anche se all’inizio sarà difficile, conquisterai i cuori dei tuoi nuovi amici proprio come hai fatto con noi un anno fa. Ci mancherai, ma ti auguriamo il meglio”. Soddisfazione e un pizzico di commozione anche da parte degli insegnanti. “Sanaa è l’alunna che tutti vorrebbero avere. – afferma la professoressa Katia Tedesco – Desiderosa di imparare e di apprendere. Lotta per il futuro e non avere paura – dice rivolgendosi alla ragazzina – noi ti vogliamo bene e continueremo a guardarti da lontano”.
Presente all’incontro anche la dirigente scolastica Paola Cianciosi che si è detta fiera della scuola e della comunità in cui vive. E sono state proprio Sanaa e sua sorella maggiore Fatima a concludere la mattina con un grande “grazie” per quanto è stato fatto per loro.