Otto furti già accertati dagli investigatori. Ulteriori indagini in corso per capire se sono stati loro a togliere il sonno ai cittadini di diversi piccoli centri delle province di Chieti e Pescara, vittime della recente raffica di furti messa a segno con cadenza quasi giornaliera in un’ampia fetta di territorio abruzzese.
Su ordine di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale di Pescara, agli arresti domiciliari sono finiti un albanese e due italiani di cui, al momento, gli inquirenti non hanno fornito le generalità. Un quarto uomo, rumeno, è tuttora ricercato. Gli investigatori sospettano sia fuggito all’estero. Una quinta persona, un commerciante di Montesilvano che rivendeva la merce che gli veniva consegnata attraverso i mercatini dell’usato, è stata denunciata per ricettazione.
Le misure restrittive sono scattate nell’ambito un’inchiesta, condotta dai carabinieri della Compagnia di Pescara, denominata Gotland. Le indagini erano partite a febbraio scorso. Il rumeno latitante, un 29enne residente a Tollo, con segnalazioni per reati contro il patrimonio, era stato fermato in compagnia di un 48enne albanese residente a Pescara, anche lui gravato da segnalazioni analoghe. I carabinieri avevano quindi iniziato a monitorare il mezzo tramite il sistema Gps per verificare i loro movimenti. I sospetti si erano rivelati fondati: la macchina monitorata, infatti, si muoveva in orari notturni nelle campagne dell’entroterra teatino e pescarese facendo soste prolungate vicino abitazioni rurali. La conferma è giunta con le denunce di furto di diversi abitanti della zona che collimavano con i percorsi e le soste tracciate dal sistema di monitoraggio.
In un caso, la banda spregiudicata ha rubato nella proprietà di un’abitazione rurale per due notti di seguito. La prima volta, infatti, gli attrezzi agricoli sottratti erano stati nascosti in un casolare poco distante, con l’intenzione di recuperarli in un secondo momento ma la mattina successiva sono stati ritrovati dai Carabinieri che li hanno restituiti. La banda, tornata sul posto la sera seguente, non trovando la refurtiva ha fatto un nuovo furto nella stessa proprietà.