Il Ministero della Giustizia dovrà risarcire Stefano Moretti. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dal perito infortunistico, coinvolto in un’inchiesta svolta 12 anni fa dalla Procura di Bari in cui erano coinvolte 11 persone, accusate a vario titolo di favoreggiamento, rivelazione del segreto d’ufficio, accesso abusivo al sistema informatico del Tribunale di Vasto e calunnia.
Ipotesi di reato dalle quali nel 2011 la magistratura giudicante del capoluogo pugliese scagionò tutti gli indagati. Assistito dall’avvocato Marisa Berarducci, Moretti ha adito alla Cassazione. La Suprema Corte ha accolto il ricorso, statuendo che il professionista vastese ha diritto ad essere risarcito dal Ministero della Giustizia.
Moretti commenta sul suo profilo Facebook: “Dieci anni sotto processo. Intercettazioni telefoniche, pedinamenti ed interrogatori. Accuse dalle quali sono stato assolto con l’articolo 530 capoverso del codice di procedura penale: con formula piena. Dieci anni in cui non ho più lavorato presso il Tribunale e la Procura di Vasto. Un grazie all’avvocato Marisa Berarducci, professionista ed amica. Grande penalista”.