Raffaele Scardapane, Stefano Scurti, Luca Flaminio, Mirko Colanero, Paolo Toscano e Nicola Memmo sono gli Effemme, la band che suona cover e da qualche anno fa impazzire il pubblico (non solo) frentano.
Gli Effemme nascono nel 2009, all’interno dell’associazione “Jimi Hendirx” con l’obiettivo iniziale di riproporre dal vivo i grandi classici della radio, da qui il loro nome. Ma solo dopo alcuni cambiamenti di formazione, fino ad arrivare ai sei elementi di oggi, e ad una virata versione verso il rock, sono diventati gli Effemme che conosciamo oggi. “Inizialmente facevamo delle seratine sfigate, tipiche dei gruppi esordienti. – ci racconta Luca, batterista e portavoce del gruppo – Poi, mano a mano che l’alchimia tra noi si affinava e l’esperienza su quale repertorio fare, su cosa suonare e cosa no, cresceva, è aumentato anche il calore del pubblico ed il tenore delle nostre esibizioni”. Ora il loro repertorio spazia dal medley italiano, al rock and roll puro, fino alla musica da ascolto. E solo una grande empatia con il pubblico può riuscire a far scegliere i pezzi giusti, per la serata giusta. “Forse non sembra – dice Luca a Zonalocale – ma noi siamo una band a completa disposizione del pubblico. E forse sono proprio questa nostra verve diversa, più giovane, ed il modo di approcciarci con chi ci viene ad ascoltare che ci hanno permesso di crescere così tanto negli ultimi anni”. Le prime performance live a Borgo Rurale nel 2012, con formazione e repertorio diversi, non avevano portato a serate memorabili. Mentre, solo un paio di anni dopo, stesso posto, stessa ora, con qualche aggiustamento qua e là, hanno portato a tanta gente che non voleva più andare via.
“Proprio da lì ci siamo resi conto che qualcosa era cambiato. – afferma Luca – Anche se sono senza dubbio state le serate durante le Feste di Settembre, lungo corso Trento e Trieste e ai Viali, a farci conoscere ancora di più. Durante quei concerti – ricorda – venivano a dirci che c’era più pubblico da noi che in piazza Plebiscito e nonostante a Lanciano i fuochi di artificio siano un momento quasi sacro durante le Feste, noi a mezzanotte eravamo ancora nel pieno del nostro concerto”. I concerti che ricordano con più piacere? “La Notte Chiara 2016 – dice Luca – e la nostra esibizione a Termoli. In entrambe le date tanta, tantissima gente, da non capire fin dove arrivasse il pubblico”.
Nel frattempo si sono aggiunte date più importanti, come il concerto in piazza Rossetti a Vasto o l’esibizione durante la notte bianca di Torricella Peligna, durata quasi tutta la notte. “A Vasto, a fine concerto, abbiamo conosciuto un ragazzo di Roma che stava per sposarsi e che ci ha voluto a tutti i costi al suo matrimonio. – prosegue nel suo racconto Luca – Così, l’estate scorsa siamo andati fino a Guidonia, in una villa fantastica e nell’entusiasmo di tutti i presenti, abbiamo suonato per lui nel suo giorno più importante”.
E anche se, almeno per il momento, restano orgogliosamente una cover band, hanno ricevuto premi anche per i loro inediti come quello speciale per la “miglior esecuzione tecnica” durante il Paglieta Live 2013. Ultima fatica, Arrostiland a Crecchio (per il nostro articolo su Arrostiland, LEGGI QUI) sabato scorso dove hanno suonato per più di tre ore in quello che hanno definito “un delirio totale”.
Giovani, bravi e sempre più conosciuti, si ritengono ovviamente soddisfatti per il loro percorso finora ma non hanno alcuna intenzione di fermarsi, anzi, puntando ad allargare il loro giro fino ad arrivare anche nel pescarese e chietino. Band di Pescara, siete avvisate!