Tutti assolti dall’accusa di lottizzazione abusiva in concorso i 4 imputati del processo relativo alla costruzione del Residence Plaza, sequestrato quattro anni fa a Montevecchio, la collina che sovrasta Vasto Marina.
La vicenda giudiziaria era iniziata il 12 aprile del 2012, quando i carabinieri, su ordine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto, avevano apposto i sigilli al cantiere in cui era in corso l’edificazione di un complesso abitativo da 42 alloggi e strutture pertinenziali lungo via Montevecchio.
Il processo – A giudizio erano stati rinviati in 5, difesi dagli avvocati Nicola Mastrovincenzo, Francesco Carlesi e Francesco Prospero.
L’ipotesi di reato era la lottizzazione abusiva in concorso. Il 12 aprile 2012, nel motivare il provvedimento, l’allora procuratore di Vasto, Francesco Prete, spiegava in un comunicato che “si contesta l’aggiramento di vincoli normativi e la realizzazione di residenze private in aree nelle quali queste non sono consentite dallo strumento urbanistico. Nel caso di Montevecchio, si contestano la lottizzazione abusiva e un intervento edilizio illegittimo, poiché le villette abitative sono state costruite in una zona a vocazione turistica, qui sono stati sequestrati in totale 42 immobili e le strutture pertinenziali del complesso”.
Al termine del processo, svoltosi dinanzi al Tribunale monocratico, il giudice Italo Radoccia ha accolto le tesi della difesa e, di conseguenza, prosciolto tutti e 5 gli imputati.
“E’ logico ed evidente – commenta l’avvocato Mastrovincenzo – come l’impianto accusatorio fosse nato da una consulenza di parte, quella per la quale la Procura aveva conferito l’incarico, rivelatasi erronea”.