“Non faccio le barricate su tutto” e “non mando il cervello all’ammasso”, scandisce Guido Giangiacomo, consigliere comunale di Forza Italia. Il centrodestra di Vasto riparte da dove, a primavera, aveva terminato il precedente quinquennio: dalle divisioni interne, emerse nel Consiglio comunale di due giorni fa.
Giangiacomo, siamo alle solite? Il resto dell’opposizione la accusa di essere consociativo. Lei sta dalla parte della maggioranza?
Io non porto il cervello all’ammasso. Loro fanno barricate su tutto. Io rispondo a logiche di partito: sulla sanità non si scherza e la delibera era stata approvata già da 7 amministrazioni comunali, tra cui quelle di San Salvo e Cupello, che hanno sindaci di Forza Italia: Tiziana Magnacca e Manuele Marcovecchio. Come potrei votare contro i sindaci del mio stesso partito? E poi sulla sanità non si scherza. Se il Consiglio comunale non avesse dato il via libera a quel documento, avrebbe bloccato un Piano socio-sanitario già approvato dagli altri 7 Comuni. Un Piano che non si può modificare, se non bloccando l’attività sanitaria nel Vastese. Come fai a votare no? Discorso analogo per le variazioni di bilancio relative ai finanziamenti per il ripascimento del litorale portuale e il referendum”.
Centrodestra ancora spaccato, non è cambiato nulla rispetto al precedente quinquennio?
Non ho avuto problemi a votare la mozione di Francesco Prospero sull’ex asilo Carlo Della Penna. L’ho sottoscritta tranquillamente. Ma non faccio opposizione a prescindere, valuto il merito delle questioni. Gli altri consiglieri, tranne Suriani di Fratelli d’Italia, sono tutti appartenenti a formazioni civiche. Io sono all’interno di un partito e rispetto le regole di quel partito”.