Analisi sul rischio sismico degli edifici pubblici: a che punto sono quelli di Gissi? A chiederselo è il gruppo di opposizione di Cambiamo Gissi che ieri mattina ha presentato un’interpellanza rivolta al sindaco Agostino Chieffo.
I tre consiglieri Cesare Di Martino, Marisa Basilico e Nicola Raducci chiedono al primo cittadino se per tutti gli edifici pubblici (con particolare riferimento a quelli che ospitano le scuole) sono stati assolti tutti gli obblighi di legge in materia di prevenzione del rischio sismico, tra i quali la redazione di un piano di evacuazione.
Dopo la scossa di fine ottobre Gissi fece notizia perché nel territorio (insieme a Castiglione Messer Marino) fu l’unico Comune a non disporre la chiusura delle scuole dopo l’ennesima scossa di terremoto che ha colpito il Centro Italia [LEGGI]. In quell’occasione Chieffo disse a zonalocale.it di aver preso la decisione proprio in virtù della sicurezza di avere tutti gli edifici a norma.
L’INTERPELLANZA
Noi sottoscritti Cesare Di Martino, Marisa Basilico e Nicola Raducci, in qualità di Consiglieri del gruppo consiliare denominato “Cambiano Gissi”, con la presente,
Premesso che
– che l’Italia è uno un Paese a forte rischio sismico e che la nostra area territoriale è stata parzialmente investita dai recenti avvenimenti che hanno colpito l’Italia Centrale;
– la mappa di pericolosità sismica, resa disponibile dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, indica anche la nostra area come potenzialmente pericolosa per eventi calamitosi;
– Il DPCM n. 3274 del 20 marzo 2003 recante “primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica” all’Art. 2, comma 3, indicava “l’obbligo di procedere a verifica… sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso”.
– le verifiche di cui al precedente comma dovevano essere “effettuate entro cinque anni dalla data dell’ordinanza e riguardare in via prioritaria edifici ed opere ubicate nelle zone sismiche 1 e 2”;
– pur essendo il Comune di Gissi classificato con rischio sismico basso (3), l’Amministrazione ha l’obbligo di procedere alle verifiche richieste dalla richiamata norma e dalle successive disposizioni legislative in materia,
CHIEDIAMO
a) sono state effettuate le verifiche come indicato nell’Ordinanza PCM 3274/2003 e successive integrazioni e relativi allegati tecnici?
b) esiste sulla base delle verifiche un’analisi puntuale del rischio sismico per gli edifici del Comune di Gissi?
c) La scuola per l’infanzia paritaria comunale, l’asilo nido e la scuola materna in Contrada Pianospedale, le altre scuole di ogni ordine e grado e gli edifici pubblici presenti nel Comune di Gissi sono stati censiti e sono a norma sotto il profilo antisismico?
d) sono presenti altre strutture pubbliche o ad uso pubblico che non sono a norma sotto il profilo antisismico ed eventualmente quali sono e perché?
e) esiste per tutti gli edifici pubblici il “piano di evacuazione” e, nel caso, per quali strutture tale piano non è ancora disponibile e per quale motivo?
f) Sono stati rispettati gli obblighi di formazione del personale relativamente ai comportamenti da adottare sulla base di evacuazione degli edifici pubblici?
CHIEDIAMO ALTRESÌ
g) che, nel caso siano state effettuate le rilevazioni di cui alla precedente lettera a), sia prodotta copia di tutti i documenti attestanti le verifiche ed il grado di rischio sismico;
h) di conoscere le attività di prevenzione in itinere o da avviare, in ossequio alla normativa antisismica nazionale e regionale, con particolare riferimento al censimento sugli edifici pubblici strategici e non, soprattutto per le scuole di ogni ordine e grado.
In attesa di cortese risposta scritta, ai sensi di quanto previsto dall’art. 14 del Regolamento del Comune di Gissi, porgiamo i più distinti saluti.