In attesa dei fondi necessari a ripristinare la viabilità delle Provinciali qualcuno si adeguerà con i cavalli (Carpineto Sinello), qualcun’altro con una funivia (Palmoli). È una coperta troppo corta quella che viene fuori dall’incontro di ieri nell’aula consigliare di Fresagrandinaria tra i sindaci del Medio e Alto Vastese, la Provincia (presente con il presidente Mario Pupillo, il vice Antonio Tamburrino, i consiglieri Antinoro Piscicelli e Giovanni Di Stefano, sindaco di Fresa, e l’ing. Cristini) e l’assessore regionale Silvio Paolucci.
Malinconico umorismo di alcuni sindaci a parte, la situazione non è delle migliori. Qualche fondo c’è e per usarli l’ente ha intenzione di ascoltare le priorità di chi amministra i piccoli centri dell’entroterra: le emergenze sono tante e da qualunque lembo si tiri la coperta risulta essere troppo corta per sistemarle tutte.
“Per una sistemazione di tutte le strade della provincia di Chieti sono necessari 200 milioni di euro” ha detto il presidente Pupillo. Dal Masterplan Abruzzo ne arriveranno 28, 9 o 10 di questi saranno destinati al Vastese che “ha la situazione viaria più critica della regione”.
LA FONDOVALLE TRESTE – Attualmente di concreto sembrano esserci 4 milioni pronti per la sistemazione della fondovalle Treste. In linea di massima, dopo l’esposizione di Tamburrino, un accordo tra i sindaci presenti dovrebbe esserci: totale ripavimentazione del Lotto 0, dal ponte sul Treste di Lentella al raccordo con la Statale Trignina. Nessuno obbietta sulla necessità di un intervento qui, ma il punto della discordia è la lunghezza del tratto che dovrà essere sottoposto al restyling. Per Carlo Moro (sindaco di Lentella) i chilometri sono 4 e mezzo, per Nicola Filippone (primo cittadino di San Buono) 1 e mezzo.
C’è accordo anche sull’inutilità di allargare la fondovalle dopo i lotti già eseguiti, “Basterebbe procedere alla sistemazione del fondo stradale”.
LE ALTRE EMERGENZE – “La Schiavi-Castiglione è pessima”. Tamburrino ha citato le chiamate di chi oggi percorre quella strada con gli autobus: “Alcuni vettori sono pronti a non partire più con i mezzi per non romperli”. Qui si dovrebbe operare con i fondi in economia derivanti da altri interventi almeno per i “rattoppi”.
Probabilmente ci saranno lavori in somma urgenza per il ponte sul fiume Treste in territorio di Carunchio ritenuto a rischio [LEGGI].
Tra 10 giorni, inoltre, il vicepresidente dell’ente promette lo sblocco burocratico dei lavori per ricreare la viabilità tra Castiglione e Fraine dopo l’imponente frana che ha cancellato la strada esistente: “Contiamo di aprire presto i cantieri anche se con i due milioni destinati a quest’opera siamo stretti”.
Il padrone di casa Di Stefano ha ricordato invece come sia necessario ricreare un anello viario adeguato che possa assorbire il traffico derivante dalla chiusura della Statale Trignina: ultimamente è accaduto due volte, con il crollo del novembre 2015 e a causa di un incidente mortale nell’estate scorsa. In questi casi il traffico, compreso quello pesante, si riversa su strade ridotte a mulattiere spesso smarrendosi nei piccoli centri dell’entroterra [LEGGI]. Il punto critico qui è in località “Canaloni” a Lentella, dove da più di un decennio c’è un avvallamento senza più asfalto percorso quotidianamente dagli autobus degli studenti.
Ma il pianto è amaro per tutti. Antonio Colonna (sindaco di Carpineto) ha denunciato l’assenza di rapporti con la provincia da anni: “L’erba si è riappropriata di 7 km di strada, la Sp 192 [LEGGI]. Da 4 anni, inoltre, puliamo noi (insieme al sindaco di Guilmi, Carlo Racciatti) la Sp 150; l’ultima volta qualche notte fa [LEGGI]. La strada che passa per Lentisce semplicemente non esiste più. Visto che siamo la regione verde d’Europa, a Carpineto ci attrezziamo con i cavalli e rinunciamo ai soldi così potete continuare a parlare di fondovalle Treste e Trigno. Molti problemi sono risolvibili con i cantonieri, l’ordinaria manutenzione e velocizzando la burocrazia. Non spendete quei due milioni sulla Fraine-Castiglione, ma riprogrammate le fondovalli”.
Carlo Moro (Lentella) ha poi ricordato che ci sono “strade individuate in Prefettura sulle quali bisogna mantenere a tutti i costi la viabilità”. Poi l’attacco sulla Statale 16: “28 Comuni hanno deliberato sull’arretramento della Statale 16, invece sono stati ascoltati solo Vasto e San Salvo su un progetto che non vedrà mai la luce. Con la sistemazione di fondovalle Cena l’arretramento è praticamente già fatto”.
Usa le parole del sindaco di Amatrice, invece, Franco Paglione (Roccaspinalveti): “Sento che mi state abbandonando. Da 20 anni chiediamo interventi sulla Carunchio – Roccaspinalveti senza esiti”. Per Walter Di Laudo (Celenza sul Trigno) è fondamentale prestare attenzione alla viabilità tra Guilmi e Carpineto e quella per Palmoli (per la quale il vicesindaco Lorenzo Di Ninni ha suggerito ironicamente una funivia da Fonte La Casa) “perché ne risentono anche i servizi sanitari”.
Le ricadute negative sulle attività commerciali invece sono state citate da Luciano Piluso (Schiavi d’Abruzzo): “Le imprese del territorio sono penalizzate perché i tir non possono percorrere queste strade”. Poi la polemica: “Sono stati spesi 20mila euro della Provincia nel cantiere tra Castiglione e Torrebruna, un cantiere della Regione da 1.200.000 euro ancora aperto, com’è possibile?”. La risposta a stretto giro di Tamburrino: “Non ne sapevo nulla neanche io e ne sono rimasto molto sorpreso”.
Insomma, i sindaci dovranno cercare di far valere una visione comune per quando arriveranno i famosi 9 milioni di euro dal Masterplan Abruzzo. Accontentare tutti sarà impossibile.