È tra pista, podio e box di Valencia che va in scena il saluto ufficiale tra Andrea Iannone e la Ducati. E non poteva esserci epilogo migliore, anche alla luce dei recenti problemi fisici che hanno costretto il pilota di Vasto a restare lontano dalle gare, se non quello del terzo posto conquistato da Iannone dopo una lunga battaglia in pista, con ben 14 sorpassi tra lui e Rossi. Al suo passaggio sul traguardo dai box spunta il cartello “Grazie Maniac”, lui risponde nel giro d’onore e poi nel parco chiuso con bandiera e maglietta su cui campeggia la scritta “One worlda. One love. One family. Grazie Ducati”.
Festa “in rosso”, per un ultima volta (almeno per ora), brindando ai quattro anni trascorsi in sella ad una moto di Borgo Panigale. Prima nel team Pramac, poi in quello ufficiale, centrando risultati importanti come il ritorno alla vittoria di una rossa dopo sei anni di digiuno, un secondo posto e cinque volte sul terzo gradino del podio. Ma, nel dopo gara, Iannone è schietto ai microfoni di Sky. “Sinceramente in questi giorni ho sofferto tanto, tutta la situazione. È dalla Malesia che l’atmosfera non è delle migliori, non ho sentito tutto questo calore come in questi anni da parte di Ducati. Però non mi hanno fatto mancare niente – precisa Iannone – quindi devo dire che alla fine sono stati sempre incredibili con me. Peccato per queste ultime due gare ho sentito un po’ di distacco con me, come è giusto che sia. Però le ho sofferte, sono uno che si affeziona tanto alle persone, ci tengo ai rapporti umani e quindi quando vedo un po’ di distacco soffro un po’”.
Poi, nel comunicato stampa del team Iannone dice: “Sono contento perché, anche se l’ultima parte del campionato non è proprio andata come avrei voluto, nella mia ultima gara per il Ducati Team sono riuscito a salire sul podio nonostante una situazione piuttosto difficile da gestire. Anche se dopo quattro anni purtroppo le nostre strade si divideranno, voglio ringraziare la Ducati, a cui ho sempre dato il 100% e da cui ho sempre ricevuto il massimo supporto, e tutti i suoi ingegneri, i meccanici, il personale della squadra, i fan, e tutti i ducatisti. Non scorderò mai questa grande famiglia, e una metà del mio cuore resterà per sempre in Ducati”.
E, da oggi, inizia la nuova avventura con la Suzuki, moto che, in particolare con Vinales, quest’anno è cresciuta molto. L’auspicio di Iannone e di tutti i suoi tifosi è che con il nuovo team possano arrivare risultati sempre più importanti. Nei test di Valencia ci sarà l’occasione di raccogliere informazioni per lavorare poi durante l’inverno e arrivare pronti all’esordio della nuova stagione.