“Da Renzi c’è stato uno sforzo per cambiare verso. Ma dopo due anni dobbiamo chiederci se bisogna andare oltre”. Da Palazzo d’Avalos, Enrico Rossi lancia, di fatto, la sfida per la leadership del Partito democratico: nel 2017 contenderà a Matteo Renzi la carica di segretario nazionale del Pd. Il presidente della Regione Toscana, dopo avere incontrato gli amministratori comunali, presenta il suo libro, Rivoluzione socialista, nella pinacoteca della storica residenza marchesale. A moderare il dibattito è la professoressa Bianca Campli. L’introduzione è affidata a Guerriero Giannantonio, segretario del Pd di San Vito Chietino.
Politiche economiche e povertà – Secondo Rossi, “nella Finanziaria, la priorità dovrebbe essere la lotta alla povertà. Magari sarebbe sarebbe giusto che io continuassi a pagare l’Imu per destinare quelle risorse a chi è povero”, dice raccogliendo l’applauso della platea.
Il governatore della Toscana riconosce al presidente del Consiglio un merito: “Renzi ha dimostrato forza: ha trattato con l’Europa e con lui ripreso a fare politiche economiche espansive”. Ma gli rivolge anche due critiche. La prima: “Queste cose avrebbero avuto un significato se, al netto dei bonus, ci fossero stati degli investimenti. A ogni 5 miliardi di investimenti corrispondono 100mila posti di lavoro”.
La seconda: “Si parla in questi giorni delle tragedie. Tre milioni e mezzo sono stati destinati alla ricostruzione post-sisma”. ma “per l’assetto del territorio servirebbero 10 miliardi: 5 per le alluvioni, 5 per la sicurezza sismica. Sarebbe un investimento per il futuro”.
La sfida – Per Rossi, una rivoluzione socialista in Italia è necessaria per dare “una prospettiva di sinistra per risolvere la crisi. Non lo chiediamo noi, lo chiedono le persone”, perché “quello che è successo in America”, ossia la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali dell’8 novembre, “mette in allarme la sinistra”. E in Italia, per il Pd e il centrosinistra, di campanelli d’allarme ne sono già scattati tanti. Due esempi lampanti: “A Torino vince il Movimento 5 Stelle, la Lega in Toscana avanza in quartieri in cui era storica la presenza della sinistra”.