“La Fondovalle Sangro si farà”, ad annunciarlo il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, oggi in visita allo stabilimento Sevel di Atessa. Dopo anni di promesse, rinvii e fasi di stallo, la conclusione di quest’opera sembra essere ormai dietro l’angolo.
All’inizio, la copertura finanziaria era di 120 milioni di euro, che poi sono diventati 190, con i 70 milioni in più ricavati dal Masteplan Abruzzo firmato ieri alla presenza del Premier Matteo Renzi. Ad accogliere il Ministro Delrio, il direttore generale Sevel Angelo Coppola, il presidente TUA Luciano D’Amico, il presidente SAGA Nicola Mattoscio, il governatore Luciano D’Alfonso e circa 40 sindaci del territorio.
“In Sevel abbiamo circa 6700 dipendenti e se consideriamo tutte le aziende del territorio che lavorano con noi, e grazie a noi, arriviamo a 12 mila unità, – ha sottolineato Coppola – la nostra fabbrica occupa una superficie di 1 milione e 200 mila metri quadri e produciamo 1670 veicoli al giorno. Questi numeri parlano da soli e ci danno il senso di quanto questa opera, attesa da decenni, sia per noi di fondamentale importanza”.
Il progetto definitivo del completamento della Fondovalle interessa il tratto compreso tra Gamberale e Civitaluparella e andrà a chiudere un’opera iniziata quarant’anni fa e che, di fatto, è un’autostrada senza pedaggi che unisce e collega quattro province, due regioni e due mari.
Soddisfazione anche dal presidente D’Alfonso che ha ribadito l’assoluta urgenza di questi lavori. “Abbiamo deciso di ragionare sulla priorità degli interventi – spiega – guardando a ciò che può produrre utilità immediata su più fronti. In questo caso – prosegue D’Alfonso – la Fondovalle Sangro porterà ristoro non solo ai tanti lavoratori della val di Sangro, ma sarà essenziale anche per i tanti turisti che vengono nella nostra regione, tra mare e montagna”. A fargli eco, il delegato regionale ai trasporti, Camillo D’Alessandro. “Non è vero che una piccola regione è condannata a fare cose piccole – afferma – e con la nostra progettazione, l’Abruzzo diventa un caso nazionale”.
E’ un federalismo cooperativo e non competitivo, in cui il Governo ha un occhio di riguardo per cittadini e imprese, quello di cui parla Delrio nel suo intervento. “Dobbiamo superare la debolezza del sistema infrastrutture in Italia e questo vuol dire fare una seria programmazione, sviluppare progetti che siano messi in rete tra loro, non farsi soggiogare dalle lungaggini della burocrazia e assicurarsi che le risorse finanziarie arrivino a destinazione. E se vi dico che la Fondovalle Sangro è una realtà, – assicura il Ministro – è perché ne ho la certezza. Nella prima metà del 2017 ci sarà l’assegnazione della gara e, presumibilmente dopo giugno dell’anno prossimo, potranno partire i cantieri”. Ciò che si punta a fare è connettere i distretti industriali con quelli turistici e adesso speriamo che sia la volta buona.