L’elezione di Gabriele D’Angelo a sindaco di Castel Frentano è pienamente legittima. La Corte di Cassazione ha scritto infatti la parola “fine”, dichiarando inammissibile il ricorso presentato da Mario Ciarrapico, esponente del centrodestra castellino e in passato componente del cda di diversa società pubbliche.
Ciarrapico chiedeva l’annullamento della delibera del consiglio comunale con cui, nel maggio 2014, era stata convalidata l’elezione del primo cittadino. Alla base della richiesta il fatto che all’epoca D’Angelo fosse componente del consiglio di amministrazione della Sangritana, società di trasporto che gestiva il servizio anche sul territorio di Castel Frentano.
Circostanza ritenuta ininfluente sia dal tribunale di Lanciano nell’ottobre 2014, che dalla Corte d’Appello dell’Aquila lo scorso marzo. Ciarrapico è stato condannato al pagamento delle spese processuali per 7200 euro.