Il Tar Abruzzo, sezione staccata di Pescara, con una sentenza pubblicata il 3 novembre 2016, ha accolto anche il ricorso contro il Comune di Atessa, proprio come per il Comune di Lanciano (LEGGI QUI per saperne di più) sull’affidamento in house ad Ecolan del servizio di igiene urbana.
Il Tar, come nelle sentenze di Lanciano ed Orsogna, si è soffermato ancora sul cosiddetto controllo analogo che, a suo dire, mancherebbe in Ecolan e quindi non consentirebbe l’affidamento in house alla stessa. Questo tipo di controllo si ha quando gli enti, in questo caso i 53 Comuni soci, hanno il diretto potere di indirizzo e poi di verifica sugli atti della società, in questo caso Ecolan. Il Tar non ha ravvisato questo controllo analogo, requisito fondamentale affinché possa esplicarsi l’affidamento in house, e per questo ha dichiarato nullo l’atto di affidamento e dichiarato conseguentemente l’inefficacia dei contratti stipulati tra Comune di Lanciano ed Ecolan.
Con tutta probabilità, anche il Comune di Atessa si muoverà come quello di Lanciano (CLICCA QUI per sapere le decisioni prese dal Comune frentano) e si andrà verso il ricorso al Consiglio di Stato, un’ordinanza del sindaco per proseguire il servizio e, per quanto riguarda Ecolan, procedere ad una modifica statutaria che vada a colmare le lacune evidenziate dal Tar.