Un’ordinanza del sindaco per poter proseguire l’attività, la presentazione del ricorso al Consiglio di Stato con richiesta di sospensiva ed una nuova modifica allo statuto in attesa della pronuncia dello stesso. Sono questi i provvedimenti che Comune di Lanciano ed Ecolan prenderanno dopo la sentenza del Tar che ha annullato l’affidamento in house e dichiarato, quindi, inefficace il contratto tra le due parti (per l’articolo sulla sentenza del Tar, LEGGI QUI).
“Il Tar si è pronunciato ancora una volta sulla questione del controllo analogo – ha affermato il presidente Ecolan, Massimo Ranieri – e devo essere onesto, non abbiamo ancora capito cosa intende. Nei prossimi mesi apporteremo una ulteriore modifica allo statuto, sulla base della sentenza – ha proseguito – anche se il controllo analogo, da noi, viene già effettuato”.
Ieri, venerdì 4 novembre, il comitato ristretto dei sindaci Ecolan si riunito per decidere insieme il da farsi ed è proprio questo che è venuto fuori. “Tutte le decisioni in fase preventiva e a posteriori vengono deliberate dal Comitato del controllo analogo, – si legge nel comunicato del comitato ristretto – il cda attua esclusivamente le decisione del comitato, tutte le decisioni vengono deliberate e verbalizzare su appositi bollati. In realtà quindi il controllo sulla gestione è tale”. E’ stato inoltre ricordato come già esista un ufficio del controllo analogo presieduto dal dirigente comunale Antonio Iezzi che vigila sulle decisioni prese. E sul paventato esposto alla Corte dei Conti da parte dell’on. Di Stefano (per le dichiarazioni dell’onorevole sulla vicenda, CLICCA QUI) la Ecolan si dice sicura. “Non capisco quale sia il danno erariale – si chiede Ranieri – ma procedano pure, noi siamo più che tranquilli”.
Dello stesso parere il sindaco Mario Pupillo che si dichiara, ancora, al fianco di Ecolan e certo che la situazione si risolverà per il meglio. “Da un anno, finalmente, questo territorio ha trovato la quadra per la gestione dei rifiuti – ha sottolineato Pupillo – e non sarà una ‘corsa di cavilli’ a fermare questo processo virtuoso. Ecolan è diventata una società di famiglia e per questo continueremo ad andare avanti – ha continuato – e non sarà di certo il Tar ad impedirci di continuare in questo tipo di gestione”.
Il primo passo sarà, però, ora, l’ordinanza per consentire ad Ecolan di proseguire nel servizio di igiene urbana, in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato, dopo la modifica allo statuto atto a porre rimedio alle criticità evidenziate dal Tar.