“Quando parlavo di Ecolan, evidentemente, avevo ragione”. A dirlo l’on. Fabrizio Di Stefano, nel corso di una conferenza stampa convocata ad hoc, dopo la sentenza del Tar di Pescara sull’affidamento in house da parte del Comune di Lanciano (per saperne di più sulla sentenza, CLICCA QUI) del servizio di igiene urbana.
“Con una sentenza di ben 24 pagine – ha sottolineato Di Stefano – il Tar ha dichiarato nullo l’atto di affidamento e quindi inefficace il contratto tra Comune di Lanciano ed Ecolan basandosi su quel controllo analogo di cui tanto avevamo parlato restando però inascoltati. E mi chiedo – ha proseguito – cosa sarebbe successo se questa sentenza fosse venuta fuori in campagna elettorale e non continuamente rinviata fino ad oggi?”.
Dello stesso parere, la consigliera di Forza Italia Graziella Di Campli. “In consiglio comunale avevano più e più messo l’accento su questo rischio – ha ricordato – ma nessuno ci ha ascoltato. Ed oggi quella che al tempo era solo una eventualità è diventata realtà con questa sentenza”.
Quasi certamente il Comune ora presenterà un ricorso al Consiglio di Stato e chiederà una sospensiva della sentenza, ma nel frattempo? “L’amministrazione – ha affermato il deputato – potrebbe chiedere ad Ecolan una nuova modifica dello statuto sperando che possa bastare. Ma se è vero che Ecolan offre il miglior servizio al prezzo più conveniente – si è chiesto – perché non fare una semplice gara pubblica per acclararlo?”
“A questo punto però – ha concluso Di Stefano – è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità e, di conseguenza, sarà mia premura chiedere alla Corte dei Conti di verificare quanto accaduto e quanto potrebbe ancora accadere e valutare eventuali danni erariali a carico dell’Ente”.