Cimitero in parte inagibile a Carpineto Sinello dopo la scossa di domenica scorsa. Il 31 ottobre il tecnico comunale ha effettuato un sopralluogo nell’area di ingresso cimiteriale e del vecchio muro di cinta ubicato nell’area sud-ovest del cimitero riscontrando “segni di degrado diffuso e cedimenti statici“. Per questo motivo il primo cittadino Antonio Colonna – che lo stesso giorno della scossa ci aveva confermato il timore per quell’area – ha firmato l’ordinanza con la quale “vista la pericolosità delle strutture, per la salvaguardia dell’incolumità pubblica dispone la chiusura della chiesetta in fondo al viale principale, dell’accesso alle rampe laterali dei loculi comunali posti ai lati della chiesetta e ai due edifici situati all’ingresso, nonché il divieto di transito ai pedoni lungo il percorso adiacente il muro sud-ovest“.
Nella vicina Guilmi il sindaco Carlo Racciatti ha deciso di chiudere per sempre l’edificio scolastico di via Roma e trasferire le aule altrove [LEGGI].
UN ANNO DI ATTESA – La situazione del cimitero di Carpineto Sinello si è aggravata con la forte scossa di domenica, ma non è nuova. L’area è infatti interessata da tempo da grave dissesto idrogeologico. Il Comune presentò un progetto per la riqualificazione e circa un anno fa (il 18 novembre 2015) ottenne un finanziamento dalla giunta regionale per “interventi di prevenzione del rischio idrogeologico”.
Carpineto fu l’unico comune destinatario di questi fondi: 1,442 mln, di cui 350.000 di fondi statali e 1 milione e 92 mila di fondi regionali per il consolidamento dell’area cimiteriale. Da allora, però, a quanto pare di questa somma il Comune non ha ricevuto nulla ed è ancora in attesa. La speranza è che si possa intervenire prima che la situazione diventi irreparabile.