Lo scorso fine settimana Carunchio ha avuto il privilegio di essere scelto come una delle mete di Abruzzo Open Day Winter 2016 (per iniziativa di DMC – Destination Management Company – Costiera dei Trabocchi, Comune di Carunchio, associazione Produttori della Ventricina, Presidio Slow Food e associazione Italiana Sommelier), il mega-evento turistico che sta coinvolgendo tutto l’Abruzzo nell’arco dei questa settimana.
L’evento voleva puntare su periodi non convenzionali per il turismo per aprirsi ad esso e ampliare l’offerta. Per farlo, però, è necessario prima di tutto essere consapevoli delle proprie capacità: è questa l’idea del sindaco di Carunchio Gianfranco D’Isabella, che ha mostrato di volersi muovere in direzione del turismo per promuovere quello che, prima di essere il paese da lui amministrato, è il paese in cui è nato e in cui vive: una piccola perla del Vastese, spesso sottovalutata ma davvero meritevole. E Carunchio ha tutte le carte in regola per diventare una meta turistica a tutti gli effetti: gli affreschi della Chiesa del Purgatorio sono qualcosa di più unico che raro in zona, per non parlare dell’organo barocco della Chiesa San Giovanni Battista, uno dei più belli d’Italia, mentre le stradine del borgo antico non hanno nulla da invidiare ai borghi medievali tanto visitati nell’Aquilano. Non a caso, Carunchio è stato inserito tra i borghi più belli d’Italia.
A questo si aggiunge una tradizione gastronomica ricca e rinomata; lo sa bene la famiglia Criscio, che gestisce l’hotel Palazzo Tour D’Eau e la scuola di cucina Abruzzo Cibus a Carunchio, e che ha fatto della tradizione culinaria abruzzese il suo punto forte per attrarre ogni anno centinaia di turisti da oltreoceano.
Al cuore della cucina carunchiese ci sono proprio i prodotti presentati durante l’Open Day: la ventricina e il tartufo bianco, ingredienti di cui Carunchio vanta una grande ed eccellente produzione. L’evento si è concentrato sullo studio dei due alimenti innanzitutto attraverso i convegni: il primo, tenuto dal dottor agronomo de Laurentis, era intitolato Tartufo e possibilità di sviluppo per il territorio vastese ed è stato seguitissimo dai locali cercatori di tartufo – tra cui i fratelli Caracciolo, proprietari de Il Profumino, azienda di lavorazione e vendita di tartufi che ha fornito la materia prima per la cena – in quanto spiegava la tutela dell’ecosistema, la tartuficoltura e le migliori tecniche di promozione turistica e culinaria del prodotti; il secondo convegno, tenuto dal dottore agronomo Piccirilli, è stato invece incentrato sulla Ventricina del Vastese: aspetti produttivi e sensorialità, di cui venivano esaltate le caratteristiche e le peculiarità rispetto agli altri salumi, per poi analizzarne gli aspetti sensoriali e la grande biodiversità che fa sì che la ventricina cambi non solo di borgo in borgo, ma di produttore in produttore. A rappresentare la ventricina carunchiese c’era Paola Di Carlo con Il Biancospino, che ha fornito la ventricina per l’evento.
Oltre ai convegni, a Carunchio è stato allestito un piccolo mercatino, dove è stato possibile assaggiare e acquistare i prodotti a base di tartufo de Il Profumino e la ventricina de Il Biancospino, ma anche assaggiare i vini proposti dall’associazione Italiana Sommelier, scoprire prodotti Lavanda di Venzone, oppure comprare le conserve fatte in casa e i bracciali intrecciati a mano dai migranti ospitati in un casolare carunchiese gestito dal Consorzio Matrix, che hanno dato vita ad una piccola azienda agricola e artigianale chiamata HOPE. I colori della terra.
E infine, a promuove appieno le potenzialità dei prodotti tipici carunchiesi ci ha pensato il Palazzo Tour D’Eau con il suo chef Dino Paganelli, chef specializzato in cucina tradizionale abruzzese a cui ama aggiungere un personale tocco gourmet. La raffinata cena è stata costruita dallo chef intorno a tartufo e ventricina, inseriti in ogni portata in modalità diverse: freschi o lavorati, cucinati insieme all’ingrediente principale o inseriti puri a decorare. Ad accompagnare il ricco e gustoso pasto c’erano i vini selezionati dall’Associazione Italiana Sommelier, che si è presa cura degli ospiti insieme al preparatissimo staff del Palazzo Tour D’Eau versando Montepulciano d’Abruzzo, Cerasuolo e Chardonnay nei calici.
Forse i numeri non sono stati pienamente dalla parte di Carunchio, ma il paese ha dato prova di sapere cosa potrebbe fare se si organizzasse in direzione turistica. Aspettiamo allora l’Abruzzo Open Day Summer 2017 – che verrà organizzato tra fine maggio e inizio giugno – per scoprire se questa “prova generale” abbia dato i suoi frutti.
Federica Miri