Gissi e Castiglione Messer Marino tra i pochi comuni in controtendenza in Abruzzo dopo le scosse di ieri. Nei due comuni del Vastese gli edifici scolastici sono rimasti aperti anche nella giornata di oggi a differenza dell’ondata di comunicazioni di sospensione delle attività didattiche seguita alla scossa delle 21.18 [LEGGI]. Sono quattro gli edifici scolastici di Gissi: asilo nido e scuola materna comunale di Piano Ospedale, Itc “Spataro”, scuola materna comunale e scuola elementare e media in un unico stabile.
Abbiamo chiesto al primo cittadino di Gissi, Agostino Chieffo, le ragioni della sua scelta rispetto a un territorio che ha optato per la chiusura.
“Questa mattina alle 7 – dice il sindaco a zonalocale.it – insieme al tecnico abbiamo fatto un sopralluogo di tutte le scuole, per scrupolo. Non abbiamo riscontrato alcun problema. In caso contrario avremmo disposto la chiusura.
Siamo consapevoli che gli edifici sono a norma – continua Chieffo – e li abbiamo lasciati aperti. Io sono genitore e come tale so che ho degli edifici scolastici a norma, che rispettano la normativa antisismica. La scuola elementare e la scuola media, ad esempio, sono state ristrutturate due anni fa e hanno il massimo coefficiente sismico di sicurezza previsto dalla legge. Casa mia non ha quel coefficiente, quindi se io chiudo le scuole e i ragazzi restano a casa, sono certo che rischiano più a casa che a scuola. Il punto è: noi abbiamo messo a norma gli edifici scolastici e li monitoriamo costantemente. Se dobbiamo sospendere le lezioni con un terremoto a 300 km di distanza, non dovremmo aprirle mai.
Chiuderle forse è la soluzione più semplice. Quando ho deciso di fare il sindaco l’ho fatto volendomi assumere delle responsabilità. Se so che le scuole sono a posto perché abbiamo investito, so anche che è più sicuro far stare là i ragazzi e non lasciarli a casa”.