La sala registrazione del nuovo teatro comunale di San Salvo sarà presto data in gestione. L’assessore ai Lavori pubblici Giancarlo Lippis e quello alla Cultura, Giovanni Artese, stanno lavorando al bando che sarà pubblicato a breve. La sala potrebbe così diventare un servizio in più per i diversi gruppi musicali e le associazione della città alla ricerca di spazi adeguati per esprimersi.
L’anno scorso, il 24 dicembre, fu inaugurato il collegamento tra la villa e il polo culturale con la sistemazione dello spazio esterno in precedenza soggetto a degrado [LEGGI]. Altro discorso è però quello relativo alla parte restante dell’enorme struttura che sovrasta piazza Aldo Moro. L’ampio locale che dovrebbe ospitare il teatro è infatti ancora grezzo, all’interno c’è poi una costruzione che avrebbe dovuto ospitare gli impianti di condizionamento dell’aria e altre attrezzature di servizio. Lo stesso Lippis, ospite a Time Out [GUARDA], ha anticipato che l’interno della struttura potrebbe diventare una “piazza al chiuso” in grado di ospitare eventi di rilievo, abbandonando così la destinazione iniziale di teatro. Il Comune sta cercando di reperire i fondi necessari per completare l’opera in questa direzione.
IL MARCHESE PENSIERO – Non è dello stesso avviso Gabriele Marchese che da sindaco della città iniziò quello che doveva diventare un teatro di riferimento per tutto il territorio, ma che si arenò ben presto diventando uno dei simboli delle “incompiute” del territorio. Interpellato sull’argomento, l’attuale esponente di opposizione di San Salvo Democratica rivendica la destinazione culturale della struttura: “Il teatro va completato per far crescere culturalmente questa città e non per farne una piazza al chiuso. Per questo ci sono già palestre e altre strutture. Mancano i fondi? Ma l’amministrazione deve investire non solo in sagre, deve guardare al futuro”.
L’ex sindaco poi ricorda: “Noi facemmo un grande investimento guardando al futuro. Certo, l’abbiamo fatto in epoca in cui c’erano le vacche grasse; poi è scoppiata la crisi, altrimenti l’avremmo completata. Di questa esigenza si discuteva già dal secondo mandato di Arnaldo Mariotti, noi abbiamo progettato e realizzato. Non avevamo tutti i soldi, ma abbiamo pensato ‘Chi arriverà, completerà’. Oggi mancheranno circa 1.200.000 euro, non una cifra astronomica per San Salvo, ma bisogna crederci. La sala registrazione e incisione può ospitare 200 persone; era pronta già quando ero sindaco, l’attuale amministrazione ha impiegato 4 anni e mezzo per il bando. La sala principale, sopra, ne può contenere 350 ed era stata pensata con un palco mobile, da spostare a seconda delle esigenze. Spazi, questi, che completerebbero l’offerta culturale sansalvese”.