Il Movimento 5 Stelle “non è mai venuto meno al rispetto verso il lavoro degli altri, a partire dai dipendenti del Comune di Vasto”. Lo afferma Ludovica Cieri, capogruppo dei pentastellati in Consiglio comunale.
Dunque, nessuna proposta di installare le telecamere negli uffici municipali, ma “un’affermazione provocatoria la mia”, detta dalla “necessità di ripristinare la trasparenza e la legalità dentro il palazzo comunale, che non riscontriamo a dispetto di tutta la retorica spesa in campagna elettorale da chi prometteva rinnovamento e sta confermando, piuttosto, la scelta di porsi in continuità con il recente, discutibilissimo passato”, precisa Cieri dopo la puntata speciale di TimeOut sui primi 100 giorni di mandato del sindaco di Vasto, Francesco Menna [GUARDA IL VIDEO].
“Una affermazione provocatoria, la mia, inserita in un discorso articolato e complesso, che – se decontestualizzata e riproposta sommariamente in una infondata notizia – non rende merito né alla vostra professionalità (della quale non dubito affatto) né all’impegno del Movimento 5 Stelle e ai suoi 100 giorni di azione oppositoria fatta di interrogazioni, mozioni, richieste di Consigli straordinari, accessi agli atti e rilievi mossi ad una amministrazione che non ci piace.
Ricordo che esiste un video di quella conferenza stampa, opportunamente postato sui nostri canali di informazione proprio al fine di mettere a tacere ogni residuo di becera informazione organicamente asservita al Pd locale, quotidianamente propinata da qualcuno. Lo ricordo a beneficio di chiunque avesse anche un solo dubbio, sull’intento della sottoscritta e del MoVimento 5 Stelle di Vasto, su quella che è una pura provocazione tesa ad attenzionare la problematica della mancanza di trasparenza nel Palazzo del Comune, non di certo una proposta tesa a trasformare gli uffici comunali in un set di orwelliana memoria.
Una evidente provocazione, un’iperbole che vuole significare che la trasparenza non è solo pubblicare sul sito comunale quegli atti che i dirigenti comunali decidono di voler pubblicare: la trasparenza è tagliare certi fili, risolvere certe situazioni nebulose che spesso rappresentano l’unico carburante in grado di avviare il motore dell’amministrazione pubblica. E’ su questo, soprattutto, che intendiamo vigilare e non abbiamo bisogno, né intenzione, né ovviamente diritto, di controllare i dipendenti comunali con le telecamere.
Queste affermazioni sono state volutamente strumentalizzate da qualche sito fintamente giornalistico, più organismo politico che reale piattaforma informativa, dietro il cui pavido anonimato si cela chi dovrebbe mostrare una levatura morale degna del ruolo che riveste e che, invece, insiste nel voler mistificare, distorcere, insinuare e dispensare falsità.
Sono consapevole che questo background non appartiene a voi che so – anche per esperienza personale maturata nel corso della nostra campagna elettorale – lavorate con scrupolo e serietà, ben lontani da quella scuola giornalistica basata su superficialità e malafede volta ad utilizzare la stampa come arma di distrazione di massa per distogliere l’attenzione dalla vera informazione, spesso scomoda, come quella per cui – nel caso specifico – il MoVimento 5 Stelle lotta, ovvero chiedere a piena voce maggiore sensibilità, da parte di questa amministrazione, verso le tematiche della sicurezza, della trasparenza, della legalità”.