In questa giornata il personale sanitario dell’ospedale San Pio di Vasto sarà chiamato a partecipare ad una conferenza organizzata dall’unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione nell’ambito della U.O.S.D. Day Surgery diretta dal dottor Filippo Marinucci. Al centro dell’attenzione ci saranno le nuove tecniche per le terapie endovenose che hanno l’obiettivo di preservare il patrimonio venoso del paziente in caso di cure prolungate, come possono essere i cicli chemioterapici per i pazienti oncologici. Attraverso piccoli interventi chirurgici, effettuati in day surgery, vengono impiantati dei sistemi che permettono poi di effettuare la terapia endovenosa senza andare ad incidere in maniera compromettente sul paziente. Si tratta di interventi che vengono effettuati dai medici anestesisti e permettono di ridurre i tempi di inizio delle terapie, vista la rapida risposta del paziente.
Nell’ospedale di Vasto, dove questo tipo di approccio alle terapie endovenose è iniziato da 5-6 anni con il dottor Filippo Marinucci, si è andati avanti con l’introduzione del controllo ecografico di cui è responsabile la dottoressa Paola Acquarola, permettendo di diminuire i rischi e dando un servizio al territorio, poichè in altri presidi ospedalieri questo tipo di interventi non vengono effettuati. Dai 10-15 interventi all’anno si è così passati ai 120-130. “È una metodica che migliora il comfort per il paziente – spiegano i medici di rianimazione – e permette di effettuare meglio la terapia”. Nell’incontro del 19 ottobre i colleghi del San Pio potranno conoscere al meglio queste tecniche grazie alla relazioni del dottor Enrico De Lutio (specialista degli accessi vascolari), della dottoressa Paola Acquarola (responsabile scientifico dell’incontro) e di Emanuele Lattanzio, infermiere dell’ospedale di Vasto inserito nell’equipe che si occupa di questi interventi.