Due impianti idroelettrici sul fiume Trigno che entreranno in funzione nel giugno 2017. È il project financing della Floew Srl (la stessa impresa proprietaria di alcune pale eoliche nell’Alto Vastese) e del Consorzio di Bonifica Sud che prevede una produzione annua di 476,91 kw/anno nell’impianto di ingresso e di 498,96 kW/anno in uscita (l’energia prodotta sarà reimmessa nella rete principale).
Un progetto da 2 milioni di euro, sul quale il Consorzio spiega: “La ditta risultata aggiudicataria è la società Floew Srl di Vasto, promotrice del progetto di finanza proposto al Consorzio di Bonifica già nel 2015. Tutti i costi di progettazione, costruzione e gestione degli impianti suddetti sono a carico della stessa senza esborso alcuno da parte del Consorzio. Il complesso iter autorizzativo, iniziato sotto la gestione del Commissario Giampiero Leombroni, è in fase avanzata presso gli Uffici Regionali competenti (Genio Civile e Servizio di Valutazioni di Impatto Ambientale) ed è costantemente affiancato dal personale della ditta promotrice. Le iniziative, come detto, non comporteranno nessun esborso di denaro da parte del Consorzio, porteranno un introito annuale di circa € 400.000 dalla loro entrata in esercizio prevista per giugno 2017″. Insomma, un progetto a costo zero per l’ente che nel Consuntivo 2015 ha rilevato un buco da ben 19 milioni di euro [LEGGI].
L’impianto di ingresso è previsto in località “Colle Gessaro”, mentre quello in uscita in contrada “Bufalara”. Per la loro realizzazione si sfrutteranno alcune opere già esistenti per vasca, adduttore irriguo, adduttore secondario, l’ex locale di pompaggio e l’adduttore irriguo-industriale, mentre quelle di nuova costruzione sono la condotta interrata by-pass, i locali scambio e misura e la linea elettrica di connessione.
A detta dei promotori del progetto, “l’impianto sarà alimentato senza aumentare la portata derivata dal fiume Trigno e sfrutterà la risorsa già presente all’interno delle condotte consortili non incidendo sul bilancio idrico, ovvero sarà prelevata dalla condotta, dove già attualmente fluisce, ed interamente restituita nel medesimo punto. Sfruttando le sovrappressioni si produrrà energia elettrica. Le condotte esistenti, attraverso un by-pass, saranno utilizzate per alimentare l’apparato di produzione. L’acqua turbinata sarà, senza alterarne le caratteristiche chimico-fisiche e la quantità, reimmessa nello schema idrico esistente. La tipologia di impianto idroelettrico è dal tipo ad “acqua fluente” ed avrà le seguenti caratteristiche: portata media (Q) dell’adduttore in uscita nella vasca U1: 588,00 I/s; Quota di sfioro vasca di carico U1: m 129,00 s.l.m.; Quota di rilascio: m 42,50 s.l.m.; Salto Geodetico legale: m 86,50; Periodo di utilizzo: 12 mesi; Potenza nominale media annua di concessione: 498,96 kW”.