La gestione del campo sportivo del quartiere San Paolo, recentemente oggetto di miglioramenti con la posa del manto in erba sintetica e di lavori agli spogliatoi (con utilizzo di fondi Fas per 7000mila euro), è al centro di un’interrogazione a rispota scritta del consigliere comunale di Unione per Vasto, Alessandra Cappa.
Nel documento indirizzato al sindaco Francesco Menna e alla giunta si chiede di conoscere “a chi è stata assegnata la gestione dell’impianto sportivo e sino a quale data; qual è il contributo versato dall’Amministrazione comunale a favore del concessionario e, in generale, quali sono gli oneri sopportati dal Comune; se l’Amministrazione comunale procede o intende procedere alla verifica periodica del rispetto, da parte del gestore dell’impianto sportivo, degli obblighi assunti al momento dell’aggiudicazione dell’affidamento; se l’Amministrazione comunale procede o intende procedere alla verifica periodica del rispetto, da parte del gestore dell’impianto sportivo, delle caratteristiche, delle modalità e della qualità del servizio offerto e dei principi generali contemplati nel capitolato speciale relativo all’affidamento in concessione”.
Nelle premesse Alessandra Cappa ricorda “che tale intervento, come dichiarato dal sindaco Lapenna, faceva parte di un più ampio progetto di riqualificazione dell’intera area sportiva, nell’ottica della maggiore attenzione che l’Amministrazione comunale intendeva riservare a tale settore”. Inoltre “l’attuale Sindaco, nel corso della passata campagna elettorale, ha dichiarato di perseguire il medesimo obiettivo, sottolineando, in più occasioni, l’importanza strategica del rinnovamento del quartiere San Paolo, della cura delle infrastrutture, dei servizi e delle attività sociali, ivi compresa l’area sportiva in discorso”. Inoltre, secondo l’esponente di Unione per Vasto, “il capitolato speciale per l’affidamento in concessione della gestione del campo di calcio prevedeva principi generali del servizio improntati alla valorizzazione degli impianti come luoghi di diffusione della pratica sportiva e di aggregazione sociale; alla incentivazione della utilizzazione degli impianti da parte di tutti, anche attraverso la promozione di attività e manifestazioni complementari ricreative; alla garanzia della flessibilità operativa e della qualità del servizio”.