Risale a mercoledì scorso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto applicativo del presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, (Sblocca Italia) nel quale rimane la previsione di un inceneritore da realizzare in Abruzzo. Forte la critica mossa dal Movimento 5 Stelle, per cui “Mazzocca deve dimettersi per manifesta inconsistenza politica e amministrativa”
“Questa – ha spiegato il capogruppo M5S Sara Marcozzi in conferenza stampa – è una catastrofe annunciata. Stiamo avvisando da tempo il Governo regionale di questo pericolo e da altrettanto tempo stiamo fornendo soluzioni per scongiurare l’epilogo a cui invece oggi siamo arrivati. Lo abbiamo fatto combattendo il famigerato Decreto Sblocca Italia; chiedendo l’approvazione del nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti che prevedesse solo il ‘recupero materia’ escludendo la possibilità di incenerimento; presentando, nell’ottobre 2015, dunque nelle more dell’approvazione del nuovo PRGR, una Proposta di legge per eliminare il pericolo dell’inceneritore dal piano esistente; ottenendo un consiglio regionale straordinario, a febbraio 2016, per sollecitare la regione in tal senso. Ma Mazzocca, assessore prima e sottosegretario con delega all’ambiente oggi, non ha ascoltato la voce del M5S, e oggi il suo disinteresse e la sua inerzia politica hanno portato a questo triste risultato”.
“Solo chiacchiere quelle che ci ha propinato questo Governo Regionale, che a parole si è sempre schierato contro l’inceneritore, ma che nei fatti non ha attuato alcuna misura possibile che scongiurasse questo pericolo, come approvare il nuovo PRGR o la nostra proposta di legge. L’Abruzzo ci appare in mano a un Governo disinteressato al bene pubblico, questa è l’ennesima prova che se non si tratta di cattiva gestione quantomeno si tratta di pericolosa superficialità. Del resto, il fatto che non esista più nella nostra regione un assessorato all’Ambiente la dice lunga sull’importanza che esso ricopre per il Governo regionale”.