E’ stabile il trend di nidificazione del fratino sulla costa vastese, ma desta preoccupazione l’assenza di nidi nel 2016 all’interno della Riserva naturale di Punta Aderci.
E’ quanto emerge dal report 2016 sul “monitoraggio della popolazione del fratino nidificante lungo le coste di Casalbordino, Vasto e San Salvo”, redatto da Sandro Tagliagambe e Stefano Taglioli del Wwf-Gruppo Fratino di Vasto. L’area di studio è “la fascia costiera, caratterizzata da spiagge sabbiose ed ambienti dunali, che va dalla foce del fiume Osento alla foce del fiume Trigno, per una lunghezza di cireca15 chilometridi ambiente idoneo, passando perla Riservaregionale Punta Aderci, Vasto Marina,la Riservaregionale Marina di Vasto, ivi compreso il Biotopo costiero di San Salvo Marina”.
“Nel periodo di indagine – si legge nella relazione – sono stati individuati 11 nidi, di cui 3 sulla spiaggia di Vasto Marina, 3 nell’ambiente dunale della Riserva naturale regionale Marina di Vasto, 2 nel Biotopo costiero di San Salvo Marina (facente parte della Riserva Marina di Vasto) e 2 sulla spiaggia di San Salvo Marina”.
Tagliagambe e Taglioli ne concludono che “a parte il 2014 con ben 19 nidi, il 2016 si è rivelato un anno dai risultati in linea con il 2012, 2013 e 2015 (12 nidi nel 2012, 9 nel 2013 e nel 2015) con 31 uova deposte in 11 nidi, con un tasso di schiusa buono (oltre il 60%), ma con un numero di involi di soli 5 pulli”, mentre “le cause della perdita delle uova e dei pulli sono le solite degli anni precedenti: vandalismo sui nidi e sulle gabbiette/recinzioni poste a tutela del nido stesso, predazione delle cornacchie sui pulli e forse di ramarri sulle uova di un nido, uccisione di pulli da cani lasciati liberi e forse in due casi da parte di individui non identificati. La pulizia meccanica dell’arenile nella Riserva Marina di Vasto con interessamento delle dune ha probabilmente spostare coppie in altre zone della costa”.
Riguardo alla Riserva Marina di Vasto, le guardie del Wwf sottolineano l’assenza del Pan (piano d’assetto naturalistico) e “l’approvazione ancora in corso del Piano di gestione della coincidente area Sic”, sito d’interesse comunitario, tutelato dall’Unione europea.
Si è reso anche necessario lo spostamento di 4 nidi di fratino “in zona sicura (lontano da passerelle in cemento e da ombrelloni)”, operazioni eseguite da Michele Dell’Olio, Franco Sacchetti, Sandreo Tagliagambe, Stefano Taglioli, Carmelo Stracquadaini e Claudio Allegrino.