Antonio Del Casale non è più il segretario del Partito democratico di Vasto. L’assessore ai Lavori pubblici della Giunta Menna annuncia le sue dimissioni in una conferenza stampa tenuta alle 13,30 nella sede dem di piazza del Popolo, insieme a Chiara Zappalorto e Marco Rapino, segretari provinciale e regionale del Pd.
“Mi dimetto – è la motivazione di Del Casale – in ossequio allo statuto, che prevede l’incompatibilità tra incarichi di pari livello e anche perché i duplici ruoli non sono mai positivi. Sono stati cinque anni di vittorie, rinnovamento e innovazione. L’obiettivo, come avevo detto all’atto del mio insediamento, il 4 gennaio 2012, era andare oltre il decennio dell’amministrazione di Luciano Lapenna e ci siamo riusciti. Ringrazio gli iscritti che mi hanno supportato e sopportato e un folto gruppo di giovani autonomi che credono nella politica. Lascio un partito di 157 iscritti. Ringrazio il tesoriere, Giovanni Nocciolino, che mi ha portato alle prime riunioni quando avevo 14 anni. A 16 la mia prima tessera del Pd. resto nella segreteria regionale, dove mi occupo di enti locali. Ai militanti dico che eviterei polemiche sui social network. I luoghi di discussione sono le assemblee di partito, dove non ci siamo mai fatti mancare confronti anche serrati. Nel mio ruolo da assessore ho la spinta costante dell’ottimo risultato elettorale personale e quella del sindaco verso il rinnovamento”.
Il partito sarà commissariato fino all’elezione del nuovo leader locale, che avverrà solo dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre. Dunque, il commissario nominato dai vertici regionali traghetterà il Pd di Vasto fino al nuovo anno.
“Il rinnovo della segreteria – spiega Zappalorto – avverrà tramite un congresso straordinario, che non si terrà subiuto perché la priorità è la campagna referendaria. Indicheremo un percorso insieme ad Antonio”
Rapino individua la prima tappa del dopo Del Casale: “Il Pd di Vasto ora sarà commissariato. Nel giro di un mese convocheremo il direttivo regionale per decidere il commissario”.
Le polemiche – Nello sfilacciato partito vastese, nei giorni scorsi si è aperto un nuovo fronte interno: Angelo Bucciarelli, membro dell’attuale segreteria cittadina del Pd, ha puntato il dito contro il sindaco, Francesco Menna, accusandolo di conflitto d’interessi sull’urbanistica, in merito a un progetto presentato dalla madre del primo cittadino, l’architetto Rita De Sanctis. Menna ha invitato Bucciarelli a uscire dal partito, Zappalorto gli ha chiesto di autosospendersi.
Rapino si limita a dire che “gli organi di garanzia del partito, qualora dovessere essere ravvisati problemi, prenderanno i provvedimenti previsti dallo statuto. Nel Pd c’è spazio per la minoranza e c’è un ampio dibattito. Mi auguro venga meno la litigiosità”.
Le domande – Antonio Del Casale, da segretario uscente indicherà una persona di sua fiducia quale candidato alla carica di segretario del Pd di Vasto?
Al momento, l’unica cosa che posso dire è che, nella fase congressuale, avrò sicuramente un ruolo attivo. Il nostro è un partito che ha molte risorse.
Alcuni militanti dicono che lei non convoca da molto tempo l’assemblea e il direttivo del partito. E’ vero?
Avevo convocato l’assemblea con una lettera alla fine di settembre, poi è arrivata la data del referendum, che è la priorià in questo momento. I militanti hanno ragione. Le mie dimissioni sono dettate proprio dal fatto che la mia posizione di assessore rende impossibile il ruolo di pungolo e di critica che il partito deve avere nei confronti dell’amministrazione.
E’ vero che lei si vuole candidare alle elezioni regionali del 2019?
E’ troppo presto. Mancano due anni e mezzo a quella campagna elettorale. E si sa che in politica due anni e mezzo sono un’eternità.