61mila euro da restituire all’erario. È la conclusione della vicenda dei vigili urbani di San Salvo che portò al blitz della guardia di finanza del luglio 2016. Secondo la Corte dei conti a San Salvo avrebbe operato un meccanismo consolidato di false attestazioni che “permettevano al comando di polizia municipale di adottare arbitrarie procedure“. A finire sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti era stata la gestione dei verbali di violazione del codice della strada e di altre sanzioni per le quali è competente la polizia municipale. Le casse pubbliche dovranno essere risarcite da Benedetto Del Sindaco (ex comandante), Carmela Angela Felice e Angela Monaco.
L’indagine partì dopo la segnalazione del nuovo comandante dell’epoca che constatò “gravi irregolarità nella gestione dell’ufficio, con l’emersione di danni patrimoniali”. Secondo l’accusa, i tre vigili – come si legge nella sentenza – si sarebbero appropriati indebitamente di somme di denaro in contanti versate all’ufficio cassa “omettendo di incassare in tutto o in parte i proventi contravvenzionali“. Per dimostrare la dimensione del fenomeno, nella sentenza si parla, a titolo di esempio, di ben 122 verbali emessi da solo uno degli accusati risultati irreperibili.
Nell’agosto scorso è arrivata un’altra sentenza di condanna per l’ex dipendente del Comune di San Salvo che falsificava marche da bollo: era stato condannato al risarcimento di 42mila euro [LEGGI].