A 32 anni per Davide Parente è arrivato il momento di calcare i parquet della massima serie del basket italiano. Dopo aver svolto tutta la preparazione estiva con l’Auxilium Cus Torino, il cestista vastese è entrato ufficialmente a far parte del roster del club piemontese che affronterà il campionato di serie A. Ma la canotta gialla che Davide Parente indossa ormai da qualche settimana ha un valore speciale. A Torino lui ci è nato e nella squadra che lo ha scelto hanno giocato le due persone che lo hanno fatto innamorare della palla a spicchi: suo padre Vittorio è stato giocatore negli anni ’70 della China Martini Torino, suo fratello Daniele capitano della squadra che nel 2002 riportò il basket torinese in serie A2.
Ora toccherà a lui giocare con la maglia dell’Auxilium Torino e continuare a scrivere belle pagine di sport…e di famiglia. L’approdo in A1 è un traguardo conquistato con tanta fatica e passione nei suoi anni di carriera tra serie A2 e serie B. Davide Parente è da sempre un giocatore carismatico che ha fatto innamorare i tifosi di tutte le squadre in cui ha giocato. Solo nelle ultime stagioni è stato in piazze prestigiose come Lucca (campionato vinto) o Rieti, nella passata stagione. Ed è stato uno dei protagonisti dell’anno zero di Siena nella ripartenza della serie B (altro campionato vinto). A Torino non partirà come titolare ma, c’è da starne certi, suderà ogni giorno per far capire a coach Vitucci che su di lui potrà sempre contare.
Parente ha affidato le sue emozioni di questa giornata al sito ufficiale della squadra. “È davvero un onore per me fare parte di questo progetto dopo 18 anni di carriera tra la serie A2 e la serie B. Poter esordire nella massima serie a 32 anni, nella città in cui hanno giocato anche mio padre e mio fratello è una cosa che mi riempie di orgoglio e di felicità. Farò del mio meglio per dare un contributo alla squadra lavorando sodo durante gli allenamenti e tenendomi sempre pronto nel caso in cui in partita il coach avesse bisogno di me. Metterò la mia lunga esperienza cestistica a servizio dei miei compagni, soprattutto quelli più giovani e, dall’altra, sfrutterò questa possibilità per cercare di crescere ancora e imparare da chi questa categoria la conosce bene. Come tutti gli altri non vedo l’ora di cominciare questa nuova esperienza che, sono certo, sarà ricca di soddisfazioni“.