È stata inaugurata questa mattina la terza vasca di servizio al polo tecnologico Civeta nel Comune di Cupello. Con una capienza di 450mila metri cubi (suddivisa in tre lotti), la nuova discarica è entrata già in funzione a fine luglio e accoglierà gli scarti non riciclabili (rifiuti non pericolosi) prodotti dagli altri impianti del consorzio. La terza vasca del Civeta – approvata dopo un intricato iter burocratico – è stata realizzata in un una zona “costituita da da un banco di argilla del tardo pleistocene dallo spessore di centinaia di metri, una barriera naturale a bassissima permeabilità”.
DOPPIA INAUGURAZIONE – Presentazione in pompa magna per la nuova realizzazione e per la fondo valle Cena a opera della Cupello Ambiente scarl (presente con Rocco Bonassisa e i soci della Riccoboni spa) con il commissario Franco Gerardini a fare gli onori di casa. Attualmente, ai due ingressi c’è un divieto che ne consente il transito solo ai proprietari dei fondi, ma presto potrà essere usata da tutti i cittadini.
Lo ha confermato il sindaco di Cupello Manuele Marcovecchio: “Sono contento che sia stata data dignità a questa strada. Non è solo una viabilità a servizio della struttura, ma può puntare a essere molto di più”; la strada da tempo è al centro di un progetto di variante della Statale 16. La prossima settimana dovrebbe tenersi un incontro tra tutti gli enti che hanno una parte di competenza sulla strada per siglare un patto per la manutenzione, considerato che il passaggio dei numerosi mezzi pesanti ne potrebbero compromettere presto le condizioni.
Il primo cittadino ha poi ricordato come si è arrivati al moderno impianto odierno: “È il frutto di un gioco di squadra. Una sfida partita 30 anni fa quando; da semplice discarica, ora è diventata una piattaforma ecologica. È giusto ricordare i protagonisti che non ci sono più come l’ex sindaco Panfilo Di Silvio“.
“È un progetto legato indissolubilmente a Di Silvio – gli ha fatto eco l’ing. Luigi Sammartino, direttore del consorzio – Oggi abbiamo implementato le migliori tecniche possibili grazie alla partecipazione a bandi europei e al partenariato pubblico-privato. È previsto anche un impianto di produzione di biometano che sarà reimmesso in rete: insieme alla produzione di compost a marchio di qualità e al revamping dell’impianto di compostaggio rappresenta un ciclo finito e integrato del trattamento dei rifiuti. Abbiamo agito puntando sempre sulla tutela ambientale e dei livelli occupazionali“.
“NO NAPOLETANATE” – Con la portata della nuova vasca il Civeta sarà in grado di aprirsi anche allo scenario regionale. “Sono certo – ha detto a questo proposito il presidente della Regione Luciano D’Alfonso – che non assisteremo a repliche di ciò che sta accadendo ed è accaduto a Roma e Napoli. Quello del Civeta è un esempio che funziona di collaborazione pubblico-privato e di territorio che si è saputo organizzare. L’unico rischio che vedo è che ci si possa cullare per quanto fatto non andando avanti”.
Sulle due nuove realizzazioni è poi scesa anche la benedizione di don Nicola Florio: “È un piccolo segno di attenzione verso il creato, non per noi, ma per coloro che verranno”.