Dopo qualche tensione tra i genitori di Celenza sul Trigno e Torrebruna per la scelta delle sede scolastica sostitutiva delle strutture di Celenza, ancora interessate da lavori di adeguamento (qui l’articolo), è l’opposizione in Consiglio comunale rappresentata dal Movimento Insieme per Celenza ad alzare la voce contro quella che viene considerata “incapacità di pianificazione” del sindaco Walter Di Laudo e della sua amministrazione: “In data 06.09.2016 – ricordano dall’opposizione – il sindaco pro tempore Di Laudo a mezzo stampa comunicava: ‘Stiamo lavorando e credo che le lezioni potranno riprendere regolarmente’, a far intendere che le lezioni sarebbero riprese in data 12.09.2016 così come previsto dal calendario regionale. Ebbene oltre a non riprendere il giorno 12.09.2016 le stesse riprenderanno in data 15.09.2016 ed in nessuno degli edifici oggetto d’intervento”.
“Alla luce di tutto ciò – attaccano dal Movimento Insieme per Celenza – non si può far altro che prendere atto dell’incapacità dell’attuale amministrazione di pianificare e gestire i lavori sugli edifici scolastici comunali, ancora in corso di esecuzione. Dopo che la precedente amministrazione, nella figura dell’ex sindaco Venosini, si è adoperata nell’approfondire le conoscenze sugli edifici scolastici dal punto di vista della loro vulnerabilità, dopo aver provveduto a trovare la copertura economica per i lavori che oggi sono in corso (€ 400.000,00), dopo aver progettato ed avviato a finanziamento ulteriori interventi sugli edifici scolatici a valere sulla programmazione regionale 2016 (€ 331.000,00), dopo che il Commissario prefettizio ha dato seguito a quanto già avviato, prendiamo atto, che l’attuale amministrazione non si è assolutamente adoperata per fare la cosa più semplice: ultimare i lavori in tempo utile per far si che l’anno scolastico iniziasse senza ritardi e nelle strutture da sempre adibite a scuole presso il comune di Celenza sul Trigno”.
“Dai cittadini, dalle famiglie e dagli stessi ragazzi giungono, spontanee, le seguenti domande: La riunione che si è svolta il 13.09.2016, ad anno scolastico in altri comuni già regolarmente avviato il 12.09.2016 ed a ridosso del 15.09.2016 data scelta per la riapertura, non poteva essere fatta con largo anticipo? Per esempio ad inizio agosto, in modo da scegliere la soluzione migliore e lavorare per rendere i locali adeguati alle funzioni che vi si andranno a svolgere? Perché è stato così restio ad accettare la disponibilità di immobili da parte delle limitrofe comunità da adibire, seppur momentaneamente, ad edifici scolastici? Perché tenere in un unico ed ampio salone a Celenza sul Trigno tutte le classi della scuola primaria, compromettendone la didattica, e non accettare la disponibilità dei comuni limitrofi? Perché tenere la scuola dell’infanzia chiusa, come del resto l’asilo nido, entrambi non rientranti nella scuola dell’obbligo ma comunque servizi esistenti e necessari alla comunità di Celenza sul Trigno ed alle limitrofe comunità di Torrebruna e San Giovanni Lipioni e non accettare la disponibilità di locali degli stessi?”.
Da qui la richiesta di dimissioni del sindaco Di Laudo “in quanto incapace di gestire il comune in un’ottica di erogazione dei servizi al cittadino delle comunità di Celenza sul Trigno, Torrebruna e San Giovanni Lipioni”.