I sindacati di Pilkington e Denso sul piede di guerra per gli aumenti del 15% del costo del trasporto pubblico. Le Rsu delle due principali fabbriche di San Salvo hanno contattato nei giorni scorsi Camillo D’Alessandro (Regione Abruzzo, con delega ai Trasporti) chiedendo un confronto con i rappresentanti dei lavoratori ricevendo disponibilità per le prossime settimane. All’incontro probabilmente saranno chiamati a partecipare anche i sindaci del Vastese.
Al centro della protesta c’è la stangata post-vacanze che i lavoratori della zona industriale sansalvese (così come tutti gli altri abruzzesi) si sono ritrovati nelle tariffe del trasporto pubblico.
“Alla ripresa delle attività produttive dopo la pausa estiva – scrivono le rsu – le lavoratrici e i lavoratori si sono ritrovati l’amara sorpresa dell’aumento del costo del trasporto pubblico di circa il 15%, senza dimenticare che lo scorso anno, lo stesso, aveva già avuto un incremento di circa il 10%. Alla luce di tutto ciò, nella mattinata odierna le Rsu della Pilkington NSG e quella della Denso si sono riunite congiuntamente per discutere del problema e delle eventuali iniziative da intraprendere.
Riteniamo questo un ulteriore aggravio di costo per i lavoratori, che si aggiunge al momento particolarmente drammatico che gli stessi stanno vivendo a causa della crisi economica che continua a colpire la maggior parte delle aziende del nostro territorio, con conseguenti decurtazioni salariali attraverso i continui ricorsi agli ammortizzatori sociali. Le Rsu hanno inoltre, evidenziato che questi rincari ricadono anche su quei nuclei familiari con figli che utilizzano gli stessi mezzi pubblici (studenti, pendolari ecc.).
Considerando la problematica d’interesse generale, le Rsu, coinvolgendo anche i rappresentanti delle lavoratrici e lavoratori delle piccole e medie imprese del territorio, si attiveranno immediatamente a promuovere un tavolo di lavoro e di confronto con le istituzioni regionali e territoriali, che sia da sostegno a tutte le iniziative già messe in campo dalle organizzazioni sindacali regionali e provinciali, affinchè si arrivi alla risoluzione definitiva del problema”.