“Sul nuovo ospedale di Vasto bisogna coinvolgere il Collegio dei sanitari”. Così ieri il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, durante i lavori del Consiglio comunale che tra i punti all’ordine del giorno ha registrato la discussione sulla sanità nel Vastese, alla presenza dei vertici della Asl e dei sindaci del territorio. Se da un lato il presidente apre al coinvolgimento dei sanitari, però, il PD sembra avere qualche problema ad “ascoltare” quelli che sono al suo interno. Grande assente ai lavori di ieri, o per dirla con Pirandello “L’esclusa”, infatti, è stata Maria Amato, rappresentante del partito alla Camera dei Deputati, nonché membro della Commissione Affari sociali e sanità, del gruppo nazionale sanità del PD e medico dell’ospedale di Vasto.
L’onorevole Amato non è stata invitata all’incontro e ha perciò inviato un messaggio al presidente D’Alfonso, in cui ha espresso il rammarico per la mancata partecipazione: “Non ci sono perchè, contrariamente alle figure istituzionali del territorio e della Regione, nessuno mi ha invitato, probabilmente ritenendo che in qualità di Parlamentare della Commissione affari sociali e sanità, membro del gruppo nazionale sanità del PD e medico del San Pio, io sull’argomento non abbia nulla da dire. Mi dispiace, sai quale rispetto io porti al tuo ruolo istituzionale e alla tua persona, ma non mancherà occasione di confronto a Roma sugli stessi temi e in vista della legge di stabilità”.
La deputata del PD, comunque, ha confermato a D’Alfonso le critiche già espresse in materia: “Se fossi stata presente e con diritto di parola ti avrei detto della sofferenza dei servizi sanitari del vastese, del depauperamento in risorse dell’ospedale e non solo, della miopia di scelte quali il servizio h24 in radiologia, con conseguente ulteriore drenaggio di pazienti verso strutture private, della ingiustizia della rete cuore che continua a lasciare fuori da una cura tempestiva la costa e ancora di più le aree interne. Ti avrei detto, per esempio, con quali difficoltà si è realizzato il servizio di dialisi estiva, un servizio che andrebbe non solo salvaguardato ma potenziato perchè investimento per il turismo inclusivo. Ti avrei detto che colpo ferale la riorganizzazione ha portato sul centro trasfusionale e sulla raccolta sangue. Ti avrei raccontato quanto bruciano gli annunci di acquisti fatti con troppo anticipo: un anno fa veniva annunciato l’imminente acquisto della TAC 64s che sei mesi dopo diventavano 128s. Te lo avrei detto col garbo e col rispetto che caratterizzano il nostro rapporto personale prima che istituzionale, ma sicuramente non mancherà occasione per un confronto”.
L’occasione, però, non c’è stata, perché, come spiegato dal presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte, “l’amministrazione comunale ha invitato i vertici della Asl, con il presidente D’Alfonso, l’assessore Paolucci e il presidente della V Commissione Olivieri, e in Conferenza dei capigruppo si è stabilito di invitare anche i sindaci del territorio. Nessuno ha sollevato la questione della presenza né degli altri consiglieri regionali, né dei parlamentari. Infatti non è stato invitato nemmeno il senatore Castaldi”.
Insomma, nessuno “sgarbo”, ma una decisione autonoma della Conferenza dei capigruppo di non “allargare” il Consiglio al livello parlamentare. Anche se probabilmente la deputata del PD si sarebbe aspettata che a “sollevare la questione” ci fosse stato almeno qualche rappresentante del proprio partito.