Sedici indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Vasto sulla convenzione con l’associazione Baschi Azzurri Onlus per il controllo delle discariche. Con le ipotesi di abuso d’ufficio e violazioni delle leggi ambientali e autorizzative, il sostituto procuratore Enrica Medori ha inviato un avviso di conclusione indagini i membri della Giunta municipale in carica nel periodo di vigenza della convezione, tra il giugno 2014 all’ottobre 2015.
Indagati a vario titolo l’ex sindaco, Luciano Lapenna, il suo vice, Vincenzo Sputore, gli ex assessori Lina Marchesani, Nicola Tiberio, Anna Suriani, Marco Marra, Luigi Masciulli e Gino Marcello. Con loro rischiano il rinvio a giudizio anche il segretario comunale, Rosa Piazza, in quanto garante della fattibilità dell’operazione, i dirigenti Enzo Marcello, Lino D’Annunzio, Alfonso Mercogliano, Pasquale D’Ermilio, l’ex ingegnere capo, Roberto D’Ermilio, il responsabile del gruppo locale di protezione civile, Eustachio Frangione, che ha fondato l’associazione dei cacciatori di discariche. Tra gli indagati anche l’amministratore delegato della Pulchra Ambiente, Paola Vitelli.
L’indagine è scaturita da due esposti presentati alla polizia provinciale da Antonio Parisi, fondatore di Radio Cb Histonium e Linea diretta Sos, tramite il suo legale, Aurora Mancini, in merito a due delibere di Giunta, la numero 185 del 25 giugno 2014 e la 281 del successivo 24 settembre, che consentivano ai Baschi Azzurri di eseguire la raccolta rifiuti abbandonati nel territorio di Vasto, conferendoli in un deposito temporaneo del Comune. Secondo Parisi, i rifiuti venivano maneggiati dai volontari della Onlus, non qualificati, a suo dire, ad eseguire operazioni così delicate riguardanti materiale inquinante.
Lo scorso anno era stato lo stesso Lapenna a dare la notizia dell’avvio dell’inchiesta. Lo aveva fatto tramite un comunicato stampa in cui sottolineava la piena collaborazione della sua amministrazione alle indagini e la fiducia nell’operato della magistratura.