Ore 19 – Il Tar si è riservato di decidere in merito alla questione. Il Comune di Vasto, rappresentato dall’avvocato Stefano Monteferrante, ha dedotto in giudizio una serie di eccezioni su tardività del ricorso, difetto di legittimazione e sostenendo che le fioriere non costituirebbero un ostacolo all’accesso dei mezzi di soccorso.
Il collegio giudicante deciderà nei prossimi giorni.
Il ricorso – Finisce nelle aule del Tribunale amministrativo regionale la vicenda dell’isola pedonale di via Naumachia, nel centro storico di Vasto.
Si discute oggi, dinanzi alla sezione di Pescara, presieduta da Michele Eliantonio, l’istanza di sospensiva presentata dagli avvocati Vittorio Emanuele Russo e Maria Luisa Palladino per conto di un commerciante in rappresentanza di un gruppo di residenti che si oppongono al provvedimento, adottato a maggio con delibera della Giunta Lapenna, ma di fatto entrato in vigore a luglio quando, al centro della stradina, gli addetti del settore Servizi del Comune di Vasto, hanno piazzato una fila di grossi vasi che fungono da dissuasori, interdicendo materialmente l’accesso alle auto.
Ed è proprio su questi ultimi che si incentra la causa intentata da coloro che non vogliono la zona off-limits, perché “lamentano – spiega l’avvocato Palladino – una disparità di trattamento, visto che l’ordinanza istitutiva dell’area pedonale urbana vieta l’accesso a tutti i mezzi, tranne le bici, ma fa eccezione per il titolare di un passo carrabile. Inoltre – sostiene il legale del ricorrente – i vasi sono stati posizionati a luglio, a nostro avviso arbitrariamente, perché la delibera di maggio non li prevedeva e solo successivamente, il 12 agosto, a seguito delle proteste e dell’azione legale da noi avviata, sono stati legittimati con un’apposita ordinanza”.
La questione finirà anche in Consiglio comunale nella seduta del 12 settembre, quando il sindaco, Francesco Menna, risponderà all’interrogazione di Alessandro D’Elisa (Gruppo misto), secondo cui i grossi vasi intralciano il transito delle ambulanze, “come è avvenuto proprio in questi giorni” e, per questo, andrebbero rimossi.
Per il comandante della polizia municipale, è tutto regolare: “La normativa vigente – afferma Giuseppe Del Moro – consente ai Comuni un’ampia possibilità di scelta riguardo al tipo di dissiasori da utilizzare. In ogni caso, l’Ufficio Servizi del municipio ha disposto l’acquisto di dissuasori pieghevoli con rifrangenti, che potranno essere quindi abbassati in caso di necessità e andranno a sostituire gli attuali vasi”.