“Carabinieri e Polizia in tenuta antisommossa per evitare che venissero in contatto le tifoserie della Vastese e del Chieti alla fine della prima partita del campionato di serie D (4-0 per la squadra di casa) all’Aragona di Vasto [LEGGI]. La rivalità tra i supporter delle squadre di calcio delle due città è esplosa all’esterno dello stadio al triplice fischio dell’arbitro“. È una nota dell’Ansa a riferire quanto accaduto all’esterno dello Stadio Aragona di Vasto. Le intemperanze erano iniziate già da prima della partita. Le forze dell’ordine avevano respinto un nutrito gruppo di sostenitori neroverdi che, percorrendo via San Michele, si stavano recando verso l’accesso alla curva dove avevano preso posto i tifosi di casa, invece che dirigersi verso l’accesso a loro riservato in curva Tobruk. In quel frangente minacce sarebbero state rivolte ad alcuni passanti. Verso di loro anche il lancio di oggetti. Un uomo ha fatto ricorso alle cure mediche dell’ambulanza presente all’interno dello stadio.
Poi, a fine gara, nella zona della rotatoria tra via San Michele e via Tobruk lancio di pietre, bottiglie e bombe carta hanno danneggiato le autovetture dei tifosi ospiti e dei residenti della zona. Danni anche ai balconi dei piani più bassi, alla vetrina di una palestra e il tettuccio di un blindato della Polizia. “Lievi ferite ad una mano per un carabiniere, medicato in ospedale, e leggere contusioni per due poliziotti“, prosegue l’Ansa che ha raccolto anche il commento del sindaco di Vasto, Francesco Menna: “È stata una bellissima partita, purtroppo questa giornata di sport ha avuto una nota stonata a fine gara”. Il primo cittadino “si è rivolto ai tifosi veri affinché aiutino a individuare i responsabili”. Le telecamere dell’impianto di videosorveglianza comunale potranno essere utili all’esatta ricostruzione dell’episodio, chiarendone le responsabilità.