“Il ricorso al Tar deliberato dall’amministrazione Venosini particolarmente incoraggiato dall’allora capogruppo di minoranza Piccoli e dal gruppo stesso,con delibera di C.C. Num.35 del 3.10.2013 che incarica la giunta agli adempimenti in merito, riunitasi 3h dopo nella stessa data, non è mai stato discusso in quanto le condizioni per chiedere la sospensiva erano decadute e le guardie mediche restavano al loro posto fino a nuove disposizioni, le quali, la regione stava valutando, al contrario di quanto affermava Venosini in sede di c.c. Del 05.07.2016 di essere stato interdetto dai dissidi tra l’allora suo vicesindaco e l’avvocato incaricato”.
Così il gruppo di maggioranza che sostiene il sindaco Walter Di Laudo, che – in riferimento alla sospensiva prodotta dal ricorso al Tar (qui la notizia) per scongiurare la chiusura delle sede di continuità assistenziale – precisa: “La sospensiva fino al 14.9.2016 è stata proclamata dal Tar dopo la presentazione del ricorso da parte dell’amministrazione Di Laudo con delibera num.6 del 05.07.2016 (sottolineiamo che questa non è una vittoria). Il ricorso è stato presentato congiuntamente ai comuni di Cupello e Scerni riducendo ad 1/3 il costo dello stesso, a differenza di quello intrapreso da Venosini in maniera solitaria, dispendiosa ( 2172,56€ contro i meno di 1000€ dell’attuale) e certamente meno incisiva sotto ogni aspetto! Questo ricorso coinvolge ed è sostenuto da ben sei comuni e 37 medici! In sede di consiglio comunale Venosini ed il suo gruppo hanno presentato un emendamento per affidare l’incarico ad un altro avvocato anziché quello proposto in delibera che oggi invece ha ottenuto la sospensiva. Sempre in sede di C.C. Del 05.07.2016 Venosini ed i suoi hanno fatto voto di astensione per non condividere l’incarico da affidare all’avvocato proposto sulla delibera, quindi il risultato oggi conseguito non è affatto merito suo e della sua amministrazione ne tantomeno del gruppo di minoranza che oggi guida!”.