“Mentre i nostri giovani migliori, senza la giusta tessera di partito in tasca, continuano a dover lasciare Vasto in cerca di fortuna, ad un burocrate di partito si consente addirittura di cumulare due incarichi lavorativi, entrambi sovvenzionati dai contribuenti vastesi e abruzzesi. Per questi motivi la nomina del neo impiegato Angelo Pollutri verrà portata alla discussione del prossimo Consiglio comunale che si terrà il 12 settembre”. Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale) annuncia battaglia in Aula e torna a polemizzare col sindaco di Vasto, Francesco Menna, sulla nomina di Pollutri nello staff del primo cittadino stesso.
Il 16 luglio Suriani aveva chiesto a Menna di “rimuovere Angelo Pollutri dall’incarico di cui al decreto sindacale numero 21 dell’11 luglio 2016 con il quale, appunto, lo stesso era stato inserito all’interno dell’ufficio di staff del Sindaco, per incompatibilità ed anche perché il Primo cittadino non avrebbe appunto potuto nominarlo prima dell’approvazione del bilancio preventivo. Dopo aver approvato poi il bilancio in data 1° agosto, il neo Sindaco ha proceduto comunque all’assunzione di Pollutri”, visto che, “con due mesi di ritardo rispetto all’annuncio ufficiale, è stato chiamato a fare parte dello staff del sindaco, appunto, Angelo Pollutri, ex sindaco di Cupello e organizzatore della campagna elettorale di Francesco Menna.
Secondo l’esponente del centrodestra, “questa nomina in particolare è palesemente illegittima e inopportuna. Angelo Pollutri, infatti, è beneficiario di un altro incarico politico, poiché lo scorso mese di gennaio, con grande soddisfazione del Pd locale, è stato nominato presidente di Autoservizi Cerella-Arpa 2, società di trasporti pubblici controllata dalla Regione. Condizioni incompatibili con il pubblico impiego, tanto che l’articolo 53 del decreto legislativvo numero 165 del 2001, dispone che l’impiegato pubblico non possa ‘esercitare il commercio, l’industria, né alcuna professione o assumere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro, tranne che si tratti di cariche in società o enti per le quali la nomina è riservata allo Stato e sia all’uopo intervenuta l’autorizzazione del Ministro competente’ “.
Suriani sollecita “gli organi di controllo e i garanti della legalità all’interno del Comune di Vasto a fare dovuta chiarezza attendendo da loro risposte. Ma ciò che più ci preme, è sottolineare che tale nomina non è solo illegittima, ma è anche quanto mai inopportuna e politicamente inaccettabile. Il cumulo degli incarichi, infatti, è uno dei vizi più gravi della nostra classe politica ed una delle cause che hanno provocato e continuano a provocare la caduta di credibilità nel mondo della politica agli occhi dei cittadini. Come può un comune mortale essere al tempo stesso presidente di una società con oltre sessanta dipendenti e pure dipendente full time del Comune di Vasto? Sorge il dubbio che almeno una di queste due attività non potrà ricevere dall’incaricato attenzioni proporzionate ai compensi ricevuti”.
La risposta di Angelo Pollutri [LEGGI]