“I componenti lo staff non hanno potere esecutivo; non essendo quindi dirigenti, non sono incompatibili col ruolo di componenti di cda. Lo staff del Comune di Vasto costa molto meno di altre città, basti pensare che gli assegni mensili ad personam corrisposti allo staff dei Francesco Menna ammontano a 3mila 600 euro totali”. Angelo Pollutri rompe il silenzio e risponde al nuovo attacco lanciato da Vincenzo Suriani, consigliere comunale di Fratelli d’Italia [LEGGI].
“Dopo mesi di silenzio intervengo su una questione di assoluta legittimità. Il sindaco, Francesco Menna, nella sua libera attività di costituzione dello staff, ha tenuto conto della legittimità degli atti. Chiarisco, inoltre, che l’incarico di presidente del consiglio d’amministrazione della società Autolinee Cerella è un incarico che – come per gli altri membri del cda, ossia il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, e il dottor Lalli – necessita di un’attività programmatoria che non richiede una presenza quotidiana, in quanto le attività quotidiane vengono svolte dal direttore della struttura, ingegner Giuseppe Silvestri, e dai dirigenti amministrativi. Inoltre, ricordo a Suriani che deputati al controllo dei biglietti sono i controllori. Quindi, come sono capaci gli altri membri del cda di trovare ore per svolgere l’attività di programmazione, la Regione Abruzzo ha ritenuto capace anche il sottoscritto. Essere componenti del consiglio d’amministrazione non è uguale a essere impiegati della struttura. I sindaci di Roma, Torino, Parma e di tutta Italia – e, da diversi mandati, anche il sindaco di Vasto, hanno diritto ad avere al proprio fianco soggetti e figure di fiducia inquadrate come personale a staff.
La legislazione vigente prevede che i soggetti individuati tramite nomina fiduciaria debbano essere paragonati ai dipendenti pubblici per ciò che concerne l’inquadramento salariale, onde evitare sperpero di denaro pubblico, vale a dire contratti con valori inappropriati. Chiarisco che il personale a staff ha orario flessibile, alle dipendenze del sindaco e secondo le esigenze organizzative del sindaco.
I componenti lo staff non hanno potere esecutivo; non essendo, quindi, dirigenti, non sono incompatibili col ruolo di componenti di cda. Lo staff del Comune di Vasto costa molto meno di altre città, basti pensare che gli assegni mensili ad personam corrisposti allo staff del sindaco ammontano a 3mila 600 euro totali.
Per ciò che concerne alcune considerazioni sul sottoscritto, che sembrerebbe togliere il pane dalla bocca di diversi giovani vastesi, preciso che non vivo di politica, sono stato operaio e non mi sono mai preoccupato di evolvere la mia posizione organizzativa in azienda grazie alla politica. Oggi vivo della mia attività rischiando sulla mia pelle. Se la Regione ha valutato il mio curriculum e, grazie ad esso, mi ha ritenuto capace di guidare una società importante come Autolinee Cerella, non vedo per quale ragione avrei dovuto rinunciare ad un atto più di stima che di ricchezza personale. Sull’incarico di coordinatore dello staff del sindaco di Vasto, preciso che è anch’esso frutto di una scelta legittima da parte del primo cittadino e penso che qualsiasi concorrente alla carica di sindaco avrebbe nominato nello staff la persona o le persone che si fossero assunte la responsabilità organizzativa della campagna elettorale. Succede in tutte le città italiane e a Vasto si fa da sempre. Inoltre, nel caso in cui sussistessero motivi di incompatibilità tra i due incarichi, motivi non di certo determinati dal consigliere Suriani, la legge non imporrebbe alcuna rinuncia.
Penso di non essere mai stato ricco, di non essermi mai arricchito con la politica. Conosco, invece, il valore del sudore della fronte. I miei compensi sono pubblici e i miei incarichi temporanei, quindi continuerò a vivere assumendomi i miei rischi. Chiarisco, inoltre, che non faccio parte di alcuna graduatoria della pubblica amministrazione”.