Il 18 agosto sul sito della Sasi, ente che gestisce la rete idrica, è comparso un annuncio del presidente del cda Gianfranco Basterebbe che annunciava: “Stamattina l’acqua è tornata ad eccezione di Montevecchio dove il ripristino è un po’ più lento“. Notizia che avrebbe dovuto far tirare un sospiro di sollievo ai tanti cittadini di Vasto e dei Comuni limitrofi rimasti senz’acqua dal 16 agosto quando, una rottura improvvisa nella tratta Monteodorisio-Scerni, aveva richiesto lavori urgenti e la conseguente riduzione del servizio di approvigionamento. Così non è stato perchè fino a ieri erano diverse le case, in particolare nella zona nord della città (via Ciccarone, via del Porto e alcune strade limitrofe), che, a 4 giorni dalla rottura e 2 dall’annuncio di ripristino erano ancora a secco.
“Siamo da quattro giorni senz’acqua – ci diceva ieri sera un residente di via Martiri della Libertà -. In questa zona è sempre così, quando ci sono problemi prima di riavere la fornitura passano giorni”. Gli autoclave hanno sopperito alla carenza per il primo giorno, poi sono rimasti vuoti. “Non è possibile che ogni volta accada questo, soprattutto perchè non si riescono mai ad avere informazioni chiare e precise. Domani (oggi per chi legge, ndr) se non avremo l’acqua chiameremo le autobotti e poi manderemo le ricevute alla Sasi”.
“Nel mio condominio – ci riferisce un’altra residente – ci sono due persone invalide e un malato oncologico che ha bisogno di cure. Ho personalmente interpellato Comune, sindaco, Sasi e ho ottenuto un rimpallo di responsabilità. E intanto ad oggi non ancora torna l’acqua e siamo costretti ad andare avanti con le autobotti che paghiamo noi. Perchè vista la situazione non viene disposto dagli enti pubblici l’impiego delle autobotti?”.
La vicenda carenza idrica estiva, però, aveva creato non poche difficoltà sin dalle prime ore anche perchè la gestione della comunicazione a riguardo, era stata molto carente. Nessuna nota della Sasi, nessun annuncio sul sito ufficiale (l’ultimo annuncio di sospensione risale al 9 luglio), nessun post sulla pagina facebook (ultimo post di settembre 2015). Ci era stato possibile darne notizia solo dopo aver appreso della sospensione idrica dal profilo facebook del sindaco di Furci, Angelo Marchione, che poi aveva provveduto a inoltrarci il fax con cui la Sasi allertava le amministrazioni circa i possibili disagi dovuti ai lavori da effettuare. Difficile, però, riuscire a dare risposte ai tanti cittadini che in questi giorni ci hanno chiesto con telefonate, messagi ed email “quando torna l’acqua?”.
Una rottura improvvisa non è certamente prevedibile ed è apprezzabile il lavoro svolto da tecnici e operai della Sasi per ripristinare la situazione lavorando senza sosta fino a notte fonda. Ciò che non è comprensibile è la gestione della comunicazione (o non comunicazione) in questo episodio come in altri del passato. Con l’auspicio che oggi l’acqua torni a scorrere in tutte le abitazioni rimaste a secco nei giorni scorsi l’altro auspicio è che, per episodi futuri, l’ente gestore della rete idrica possa essere più vicino ai cittadini con avvisi chiari e tempestivi.