“Quando sono venuta a trovarvi qualche mese fa qui fuori era tutto grigio. Non avrei mai immaginato di poter tornare e ammirare questa esplosione di colori“. Queste le parole di ammirazione dell’onorevole Maria Amato nel trovarsi di fronte al bel murales realizzato presso la scuola di Pollutri che accoglie la sede dell’Anffas di Vasto. Un lavoro di squadra, che ha visto trasformarsi in pittori i ragazzi dell’Anffas e gli immigrati dei centri di accoglienza della cooperativa Matrix in un percorso che li ha visti conoscersi, apprezzarsi e integrarsi. Il muro che ha preso colore, il pavimento che è diventato un prato fiorito, sono il segno esteriore di un cammino portato avanti dagli educatori delle due realtà.
Paola Mucciconi, presidente dell’Anffas di Vasto, prende per prima la parola dopo il simbolico taglio del nastro che inaugura l’opera. “Il disegno realizzato rappresenta i ragazzi proiettati nel futuro. Ragazzi che nonostante tutto vedono un mondo a colori”. Poi i ringraziamenti “al sindaco di Pollutri, Antonio Di Pietro, che è riuscito a sconvolgermi: sono abituata da sempre a lottare, con lui non c’è stato bisogno perchè ha detto subito sì. E poi ringrazio Matrix che ha permesso ai nostri ragazzi di incontrare questi ragazzi meravigliosi. Tutte le nostre attività non potrebbero essere portate avanti senza una squadra forte: ringrazio gli educatori che hanno creduto in questo percorso. E un grazie anche all’Unitalsi che ci ha supportato per il trasporto per venire qui nel centro a dipingere”.
Il primo cittadino di Pollutri non nasconde la soddisfazione. “Grazie di essere venuti a Pollutri. Oggi per molti pollutresi, che ignoravano l’esistenza di questo centro, è l’occasione di conoscere l’Anffas. Ho avuto la fortuna di lavorare con ragazzi disabili e ne ho sempre ricevuto grande forza. Vedere una squadra unita al lavoro per realizzare questo murales è stato davvero bello. Come amministrazione comunale siamo disponibili sin da subito per sostenervi in altri progetti”.
“Vedere nel corso delle settimane i progressi di questo lavoro – spiega Daviana Monaco, di Matrix – ha fatto emozionare un po’ tutti”. Aggiunge Valentina Di Petta, arteterapeuta ed eductrice che ha seguito il progetto: “La cosa importante non è quanto fatto ma l’averlo fatto insieme. Si sono creati dei legami straordinari nel corso di questo progetto”.
Maria Amato sottolinea un altro aspetto importante: “Ascoltandovi parlare ho sentito dire i ragazzi dell’Anffas, i ragazzi di Matrix, i nostri ragazzi. Ecco, avete usato tutti un unico termine, ragazzi, che non segna differenze. La parte più forte è questa: camminare insieme perchè insieme si può fare. Oggi viviamo in tempi difficili in cui nessuno si salva da solo. Voi avete dato dimostrazione di cosa è la vera accoglienza, di cosa è la vera integrazione”.
Anche il parroco di Pollutri, don Giuliano Manzi, ha portato a ragazzi, genitori e amici il suo saluto. Poi è stato il momento della festa, con i ragazzi protagonisti di danze e canti che hanno coinvolto un po’ tutti in questa giornata di festa.