Si è svolta a Palmoli, sabato 23 luglio, presso i locali della ex-biblioteca, in via Papa Giovanni XXIII, la Prima giornata della Salute e della Prevenzione avente lo slogan “prenditi a cuore: controllati, curati affidati”. Alcuni medici ed infermieri dell’Istituto San Francesco di Vasto Marina hanno capitanato il monitoraggio dello stato di salute del cuore e dell’apparato circolatorio di un campione della cittadinanza palmolese. Una piccola indagine avvenuta partendo dal “cuore”, quale primo e più immediato organo compromesso dagli stili di vita moderni, che siano frenetici o sedentari. Su un campione rappresentativo di settanta partecipanti, per oltre quaranta, dalle analisi dei test spirometrici e dagli elettrocardiogrammi, si sono rilevate alcune problematiche respiratorie e cardiovascolari, piccoli sintomi che rendono sempre importante la necessità di una dinamica di prevenzione che agisca capillarmente attraverso l’informazione e i servizi sanitari. A confermarsi nemico del cuore è per lo più il sovrappeso o l’obesità vera e propria.
Le visite mediche sono state svolte dalla dottoressa Antonella Pignetti e dal dottor Stefano Formisano, coadiuvati dalle infermiere Imperatrice Nota e Francesca La Verghetta e dall’operatore socio-sanitario Venanzio Tilli – organizzatore dell’evento – i quali hanno prestato il loro tempo e la loro professionalità a titolo completamente gratuito.
Molti cittadini hanno accolto con piacere questo sprone alla prevenzione e gli esami svolti in sede avranno una comunicazione tempestiva di “aggiornamento” del proprio quadro clinico al medico di famiglia. Si è voluto dare un servizio gratuito di consulenza per avvicinare i cittadini ad esami basilari che spesso le lunghe liste di attesa del servizio sanitario pubblico rendono inaccessibili. La sanità privata compensa spesso questi disagi, ma il diritto alla salute non sempre corrisponde alle tasche degli utenti. L’appuntamento è giunto, pertanto, a testimonianza di un tentativo, da parte degli operatori della sanità, di avvicinarsi alle persone, ascoltandone i bisogni, i timori e le negligenze che spesso incidono su una corretta e precoce diagnosi di disturbi piuttosto comuni, campanelli d’allarme fondamentali. “Prenditi a cuore” rappresenta uno slogan di forma e di sostanza: bisogna non solo ‘curare’ in senso strettamente medico, ma farlo recuperando e consolidando un rapporto umano, un dialogo medico-paziente fondamentale nella ‘tutela della persona’ , capace di ‘accompagnarla’ nelle stagioni della vita.