“L’Abruzzo non è più una Regione canaglia nella sanità: è uscita dal commissariamento per il deficit sanitario, a cui è sottoposta dal 2007, in seguito alle risultanze del tavolo di monitoraggio con il governo conclusosi ieri in tarda serata e nel corso del quale “l’ente ha dimostrato di aver esaurito tutti gli adempimenti”. Lo ha annunciato all’Aquila l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci, riferendo con soddisfazione che nel summit di ieri “è stato approvato, prima Regione in Italia, il riordino della rete ospedaliera”. L’ufficializzazione dell’uscita dal commissariamento prevede tre passaggi. Nei prossimi giorni, spiega Paolucci, “la Giunta approverà una delibera per il passaggio di poteri e il ritorno alla gestione diretta da parte dell’Ente, documento che poi andrà al vaglio della conferenza Stato-Regioni e del Consiglio dei ministri”. L’iter potrebbe essere definito anche prima della fine dell’estate “se si riuscirà a fissare l’esame nel calendario programmato prima della pausa estiva”.
A poche ore dal tavolo di monitoraggio che ha sancito l’uscita dell’Abruzzo dal commissariamento della Sanità dopo nove anni, la maggioranza di centrosinistra va sotto nel Consiglio regionale straordinario convocato a palazzo dell’Emiciclo per discutere il piano sanitario di riorganizzazione. Un documento del centrodestra è passato a maggioranza per un solo voto di scarto, 14 sì e 13 no.
Determinante per l’approvazione è risultato il voto favorevole del consigliere di Centro democratico Maurizio Di Nicola, presidente della Prima Commissione consiliare (Bilancio), che si è schierato con le minoranze. Destino simile ha avuto il documento del Movimento 5 stelle, respinto, ma con votazione in pareggio, 13 a 13: in questo caso Di Nicola è uscito dall’aula. A quel punto, dopo aver capito di non avere i numeri, il centrosinistra ha deciso di ritirare il proprio documento.
Centrodestra: “Non avete i numeri” – “La votazione sul Decreto n.55/2016 del Commissario ad Acta sul Piano di riqualificazione del servizio sanitario regionale 2016-2018 dimostra il caos che regna nel centrosinistra, che si è sfaldato su un tema così delicato, con la grave assenza del presidente D’Alfonso. La maggioranza non ha più i voti: mancavano tra gli altri il consigliere Olivieri e l’assessore Gerosolimo, mentre ha votato con la minoranza il presidente della Commissione Bilancio, Di Nicola”. E’ quanto dichiarano in una nota i consiglieri regionali abruzzesi del centrodestra.
M5S – “Oggi il Governo D’Alfonso ha dimostrato di non avere più i numeri per governare. Il Consiglio regionale, infatti, approva un documento dell’opposizione perché mancano i voti della maggioranza. Una pessima figura – commenta il Movimento 5 Stelle – già annunciata dall’assenza in aula del presidente D’Alfonso che ha preferito stare nelle stanze romane piuttosto che venire in Abruzzo a presiedere un Consiglio straordinario sulla Sanità. Una mancanza di rispetto gravissima per il territorio di cui, evidentemente, non hanno più il polso e i numeri”.
Mazzocca chiede la verifica – Mario Mazzocca (Sel) chiede “una verifica, alla luce dell’assenza della maggioranza”. “Non è la prima volta che accade, è l’ultima volta che mi sento vincolato, o si ricostituisce oppure si va alle elezioni – ha detto ancora l’ex assessore il quale ha sottolineato che la sua critica non riguarda la sanità, ma la generale attività del centrosinistra
Lolli: “Assenze giustificate” – “L’esito del voto nella seduta odierna del Consiglio regionale d’Abruzzo è stato determinato unicamente da tre assenze giustificate: quella del presidente Luciano D’Alfonso, impegnato a Roma in un’importante riunione con il sottosegretario alla Presidenza Luca Lotti per iscrivere all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri l’uscita della Regione Abruzzo dal commissariamento della Sanità, quella dell’assessore Andrea Gerosolimo, impegnato per un’emergenza del suo assessorato, e quella di Camillo D’Alessandro, dovuta a motivi familiari urgenti e non rinviabili. Senza queste assenze sarebbe stata una normale seduta con una delle 500 delibere normalmente votate, pur riconoscendo al tema della riorganizzazione sanitaria sul territorio un argomento di elevata sensibilità politica”. Lo dichiara in una nota il vicepresidente della Giunta regionale d’Abruzzo, Giovanni Lolli.
ANSA