Un’estate per programmare, costruire e lavorare. Se da una parte i dirigenti della Vastese Calcio sono al lavoro per la costruzione di una squadra che dica la sua in serie D, dall’altra i primi acquisti portati a casa fanno pensare ad una stagione che sarà ricca di emozioni. Tra tutte le prime mosse, c’è un ritorno ed è quello di Massimo Marconato, ex portiere della Pro Vasto ai tempi della serie C2 con la gestione Litterio e Crisci. Il portiere di origine venete, ormai vastese acquisito, ha scelto di tornare in biancorosso sposando il nuovo progetto della società del presidente Bolami, cercando di lasciarsi alle spalle un passato negativo con la Vastese in Promozione. È tornato e vestirà il ruolo di preparatore dei portieri e, forse, anche di giocatore. Mentre si attendono ulteriori notizie del calciomercato (LEGGI)- con la trattativa con Nicola Fiore che è entrata nel vivo e potrebbe avere un esito positivo in questi giorni- ci siamo rivolti proprio al portiere ex Cupello per sapere il motivo della sua scelta di tornare in biancorosso e quali saranno i risvolti futuri di questa stagione.
Con la Vastese Calcio ormai sembrava essere un capitolo chiuso per te ed invece quest’anno hai scelto di tornare, nelle vesti di preparatore dei portieri e, molto probabilmente, di giocatore. Quali sono i motivi di questa scelta?
Il rapporto stretto che mi lega a Pino De Filippis spiega quasi del tutto i motivi del mio ritorno in biancorosso. Con la vecchia società le cose non erano andate per niente bene, tant’è che nell’anno della Promozione decisi di lasciare la squadra senza dare troppe spiegazioni. Parlando con i nuovi dirigenti, ho capito che dovevo buttarmi alle spalle il passato perché questo progetto, ambizioso e serio, lo meritava. Sono pronto per questa nuova avventura e spero, insieme allo staff, di poter dare il contributo maggiore a questa società la quale vuole a tutti i costi proseguire il proprio progetto e costruire per Vasto basi solide per una realtà calcistica con una lunga storia alle spalle.
Avrai un ruolo importante come preparatore dei portieri, andando a sostituire l’ex Marco Cervino, un professionista che anche lo scorso anno ha fatto più che bene a Vasto. Per te sarà una prima esperienza ufficiale in queste vesti, ti senti pronto?
Lo scorso anno a Cupello ho avuto modo di aiutare lo staff anche se non in prima linea. Questo mi è servito a ‘rompere il ghiaccio’ e credo di avere le competenze e la voglia giusta per aiutare questa società a far crescere i propri portieri. Sarà molto importante a mio avviso fare squadra tra le figure dello staff. In questo modo, creando una certa sinergia, sarà più facile. Da parte mia ci sarà il massimo impegno e la massima determinazione.
Ti rivedremo anche nei panni di portiere quest’anno?
Una possibilità c’è ma è ancora presto per dirlo. Tutto dipenderà dal mercato. Mi sono messo a disposizione della società anche da questo punto di vista. Se ce ne sarà bisogno, scenderò in campo molto volentieri. L’Aragona è stata la mia casa in C, dove ho passato momenti bellissimi e indimenticabili. Se servirà, scenderò anche in campo.
A proposito di mercato, come reputi il lavoro sin qui svolto da De Filippis?
So benissimo come lavora Pino e anche in queste prime fasi sta confermando di essere un professionista ed un grande conoscitore di calcio. Sin qui la squadra costruita la dice lunga su quello che sarà il campionato della Vastese. Bisogna aspettare gli altri acquisti ma per il momento credo che Vasto potrà togliersi più di qualche soddisfazione, anche se bisognerà lavorare tanto in allenamento, a partire dalla settimana in ritiro.
La novità più importante di questa nuova stagione riguarderà il settore giovanile. Avrai un ruolo anche in questo?
Per il momento conosco poco quelli che saranno i programmi per il settore giovanile ma sono convinto che questa novità permetterà al movimento calcistico locale di fare un salto di qualità. Per anni si è parlato di voler costruire qualcosa di importante ed ora i dirigenti della Vastese ci stanno provando. Un passo più che importante che fa bene a tutti, anche ai tecnici del territorio.
Cosa ti aspetti da questa nuova stagione?
Spero di poter dare una mano alla Vastese, ai ragazzi e alla società. Tornare all’Aragona sarà bello ed emozionante al di là di come ci siamo lasciati l’ultima volta. Voglio dare il mio contributo che questo progetto possa crescere e diventare qualcosa di più grande. Sono fiducioso e motivato.